Dopo il boicottaggio africano a Montreal, il movimento olimpico soffre una nuova grave emorragia. Nel dicembre 1979 l?Urss interviene in Afghanistan, “per difendere la propria sicurezza”, rovesciando il governo e creandone un altro. Il presidente Carter reagisce annunciando il no Usa ai Giochi di Mosca e invitando gli alleati a fare altrettanto. Gran Bretagna e francia decidono di partecipare, la Germania Occidentale no. L’Italia decide di andare ai Giochi senza bandiera e inno, e soprattutto senza gli atleti militari. Alla fine i Paesi presenti saranno appena 80, un calo di oltre 40 unit¨¤ rispetto a Monaco ‘72, per un totale di 5.179: le donne 1.125. L’Italia ¨¨ rappresentata da 170 atleti, di cui partecipano 160, le donne sono 39. Il bilancio ci regala 8 ori (fra cui quelli di Mennea e della Simeoni), 3 argenti e 4 bronzi. Importanti gli ori di Simeoni e soprattutto di Mennea nella finale dei 200 m. Mennea affront¨°, tra gli altri, il campione uscente Don Quarrie e il campione dei 100 m Allan Wells. Wells, in settima corsia, sorpass¨° subito Mennea, che gli correva a fianco in ottava corsia, e sembr¨° dirigersi verso una vittoria netta ma Mennea lo rimont¨° sul rettilineo e lo sopravanz¨° negli ultimi metri, aggiudicandosi l’oro per 2 centesimi di secondo; il barlettano vinse anche il bronzo con la staffetta 4¡Á400 metri.