I Giochi di Londra, quarti della numerazione ufficiale, si disputano dal 27 aprile, inizio del torneo di volano, al 31 ottobre 1908, finale del torneo di hockey prato. Gli atleti partecipanti sono 2.023, di cui 44 donne, in rappresentanza di un numero di Paesi variabile a seconda del criterio adottato. Detto che le gare erano 110 in 23 sport, vi presentiamo un medagliere secondo le decisioni dell’Isoh, l’associazione internazionale degli storici olimpici: dunque, Australia e Nuova Zelanda gareggiano come Australasia, ma sono nazioni indipendenti; la Boemia non ¨¨ indipendente, ma fa parte dell’impero austro-ungarico, tuttavia gareggia come fosse indipendente, cos¨¬ come la Finlandia che ¨¨ parte della Russia, l’Irlanda della Gran Bretagna, l’Islanda che ¨¨ un protettorato danese. Di fatto, quindi, abbiamo separato Australia e Nuova Zelanda. Per quanto riguarda i medagliati italiani bisogna ricordare la particolare storia di Dorando Pietri che il 24 luglio 1908 si trova in seconda posizione nella maratona. Davanti a lui il sudafricano Charles Hefferon che viene per¨° stravolto dai crampi allo stomaco generati da una bibita ghiacciata. Pietri accelera, recupera, si mangia Hefferon, vola verso l’oro: ma il volo ¨¨ interrotto da una lunga, drammatica, violenta e clamorosa Via Crucis. Di energie e in particolare gli ultimi 500 metri verranno percorsi in ben dieci minuti: lo stadio di White City ha visto entrare questo piccolo italiano stravolto e istintivamente lo prende in simpatia, lo sostiene, gli indica la giusta direzione quando, rialzandosi, si mette a sbandare in senso opposto. Nessuno lo tocca, perlomeno sino a quando lo statunitense Johnny Hayes, acerrimo nemico dei britannici, non si avvicina pericolosamente: allora un medico e persino un giudice sollevano Pietri e di peso gli fanno tagliare il traguardo. Pietri ha vinto, ma l’oro gli viene tolto per reclamo degli americani, sebbene in un primo momento l’azzurro fosse stato dichiarato vincitore.