A Los Angeles, che organizza i primi Giochi gestiti da uno staff privato, le gare si svolgono dal 28 luglio al 12 agosto 1984. Disertano i sovietici e l’intero blocco orientale, ad eccezione della Romania e della Cina, tornata nel movimento olimpico quattro anni prima. I Paesi presenti sono 140, gli atleti 6.829, di cui 1.567 donne. Le gare in programma sono 221, in 24 sport. L’Italia invia una spedizione composta di 312 atleti, di cui 48 donne, e centra 32 medaglie, di cui 14 d’oro e sei d’argento. Alberto Cova, campione europeo ‘82 e mondiale ‘83, completa sui 10.000 un trittico di successi con il titolo olimpico e la consueta, magistrale volata. Nella atletica brilla la stella di Carl Lewis che si prefigge di eguagliare il suo idolo Jesse owens puntando a 4 ori. Impresa nella quale riesce, ottenendo la doppietta sui 100 e 200 m, il successo nel lungo e portando alla vittoria la 4x100. Quella del lungo sar¨¤ per Lewis la prima di 4 vittorie consecutive nella stessa gara, come il connazionale Al Oerter nel disco fra il 1956 e il 1968. Indimenticabili per l’italia ¨¨ il primo oro dei fratelli Carmine e Giuseppe Abbagnale ed il timoniere Giuseppe Di Capua, che scrivono una delle pagine pi¨´ emozionanti dello sport italiano trionfando nel canottaggio, specialit¨¤ “due con”. Era il 5 agosto 1984. Gli allievi del prof. Giuseppe La Mura, maestro riconosciuto della gloriosa scuola campana, sembrano non avere rivali nella finale per il titolo. Gli unici avversari risultano i romeni Popescu, Tomoiaga e Raducanu, partiti fortissimo e di l¨¬ a poco rimontati dall’irresistibile progressione dell’equipaggio italiano. Il finale non ha pi¨´ storia, in pratica quella azzurra diventa un’esibizione di grande potenza. Una vittoria a “remi alzati”, come meglio non si poteva auspicare.