I Giochi di Montreal (Canada) si svolgono dal 17 luglio al 1¡ã agosto 1976. I Paesi partecipanti sono 92, gli atleti 6.084, di cui 1.247 donne. Le gare in programma, di 22 sport, sono 198. Le nazioni africane si ritirano per protesta contro la partecipazione della Nuova Zelanda che intrattiene rapporti sportivi nel rugby con il Sudafrica dell’apartheid: 30 Paesi tornano a casa, altri 4 sospendono la partecipazione dopo aver cominciato a gareggiare. L’Italia invia una spedizione di 222 atleti, di cui partecipano 210, le donne sono 28. Tocca il punto pi¨´ basso con 2 ori 7 argenti e 4 bronzi. Klaus Dibiasi conquista il terzo oro in 4 Olimpiadi (era stato argento al debutto a Tokyo, a 17 anni, e anche a Citt¨¤ del Messico ‘68). L’altro oro ¨¨ una sorpresa assoluta, il fioretto va a Fabio Dal Zotto che salva gran parte della spedizione. Nella ginnastica brilla una taciturna e piccola Nadia Comaneci: ha 14 anni, ¨¨ alta 1 metro e 53 e pesa 39 chilogrammi quando. Il secondo giorno dall’inaugurazione dei Giochi, si esibisce sulle parallele asimmetriche. Alla fine della prova, che lascia senza fiato tutti gli spettatori, i giudici raccolgono le votazioni e le formalizzano a un loro rappresentante che si avvicina al responsabile dell’azienda svizzera che gestisce le apparecchiature tecnologiche per comunicare la valutazione definitiva. Seguono lunghi momenti di silenzio. Il tabellone ¨¨ tarato fino a 9,99, non ¨¨ “programmato” per quattro cifre, non prevede il punteggio perfetto, il 10,00, che ¨¨ quello che ¨¨ stato attribuito a Nadia. Non sar¨¤ l’unico 10 che porter¨¤ a casa in quelle incredibili Olimpiadi da cui esce con tre medaglie d’oro (individuale, parallele e trave), un argento (a squadre) e un bronzo (corpo libero). E con un record: la pi¨´ giovane atleta di sempre a vincere un oro ai Giochi. Record che rester¨¤ per sempre suo, visto che con la revisione dei regolamenti, l’et¨¤ minima per la partecipazione alle competizioni olimpiche ¨¨ stata alzata a 16 anni, e che l’ha consacrata come una delle pi¨´ grandi atlete del XX secolo.