Edizione dopo edizione, la Regata pi¨´ prestigiosa del mondo ha portato a evolvere le imbarcazioni, per renderle sempre pi¨´ veloci. Ecco i passaggi decisivi di 173 anni di vela
Cino Ricci, saggio 90enne che di America's Cup ne ha fatte due e seguite da vicino una decina, dice sempre che "¨¨ una sfida tra gente che butta il portafoglio sul tavolo, non che studia un budget. E deve essere fatta dalla cosa pi¨´ veloce che naviga". Magari sulla prima affermazione si pu¨° anche non essere d'accordo, sulla seconda ¨¨ la verit¨¤ sin dalla regata corsa il 22 agosto 1851 nelle acque di Cowes quando America (in foto) - che aveva traversato l'Atlantico partendo da New York - 'massacr¨°' sportivamente le tredici barche inglesi che variavano molto per forma e dimensione (da 47 a 392 tonnellate), portandosi a casa la Coppa delle Cento Ghinee che sarebbe diventata l'America's Cup. Nei libri di storia nautica, si legge che John C. Stevens, commodoro e fondatore del New York Yacht Club che aveva accettato l'invito a regatare da parte del?Royal Yacht Squadron, si rivolse a?George Steers, uno degli architetti navali pi¨´ in voga dell¡¯epoca, dicendo "Non si preoccupi della spesa ma disegni lo yacht pi¨´ veloce mai visto sull¡¯acqua". Pi¨´ o meno ¨¨ quello che per 173 anni continuano a chiedere armatori singoli o consorzi che lanciano la sfida all'America's Cup. Cercando di trovare la chiave vincente all'interno delle classi che di volta in volta vengono scelte per la regata. Eccole.
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