Un leggero restyling che accompagna per¨° lĄŻintroduzione per la prima volta sulla R1 del controllo di trazione regolabile su 6 livelli. una nuova molla, meno rigida, per lĄŻammortizzatore posteriore. La nuova elettronica di bordo, porta in dote anche il sistema Ycc-I, un sistema elettronico che varia la lunghezza dei cornetti di aspirazione, ottimizzandoli in base alla velocit¨¤. I condotti passano da 65 mm a 14 0mm in soli 0,3 secondi, in funzione dei giri del motore. Cambia anche la piastra di sterzo, ed il look, che pur senza essere stravolto, diventa ancor pi¨´ filante con due nuovi fari singoli, tondi e scarenati, riposizionati al centro del cupolino, che lasciano spazio a due luci a Led in alto, agli angoli del gruppo ottico. Le prestazioni restano invariate: il motore eroga 182 Cv a 12.500 giri/min. e la coppia massima ¨¨ di 115,5 Nm a 10.000 giri/min. Alla guida, i benefici del traction control, uniti allĄŻacceleratore drive-by-wire, D-mode regolabile su 3 livelli, fanno si che ogni pilota possa regolare su misura la propria moto e sfruttare tutto il potenziale della R1 scaricando a terra tutta la potenza possibile. ? in questa direzione che vanno gli sforzi degli ingegneri Yamaha: dare gas il prima possibile, per scaricare a terra tutta la potenza di cui la moto dispone, fattore indispensabile nellĄŻuso sportivo ed in pista. Nel 2012 Nakasuga vince il campionato Sbk giapponese, rimanendo poi imbattuto per 5 anni fino al 2017. Nel 2013 sar¨¤ Herrin a conquistare il titolo Ama Superbike, mentre nel 2014 sar¨¤ il solito Ayes a conquistare il titolo del campionato Usa.
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