Yamaha R1, la storia: in 25 anni come è cambiata

Nasce la quinta generazione della Yamaha R1, adesso ottenuta un’erogazione ottimale, ci si concentra sull’handling. L'obiettivo, ambizioso, è quello di raggiungere i livelli di maneggevolezza della Yamaha R6. Esteticamente, pur non stravolta nelle forme, la moto appare ancora più slanciata ed aggressiva, a carenatura, a doppio strato è studiata per ottimizzare i flussi aereodinamici e smaltire il calore, e si avvicina nel look alla sorellina R6. Bilanciamento e rigidità del telaio, sono le nuove parole d’ordine degli ingegneri Yamaha, arrivano così un nuovo telaio, una nuova forcella ed un inedito forcellone. Si apportano modifiche anche al motore, con la nuova aspirazione gestita da sistemi elettronici mutuati dalla Moto GP ed un comando gas drive by-wire. La nuova elettronica di bordo, porta in dote anche il sistema Ycc-I, un sistema elettronico che varia la lunghezza dei cornetti di aspirazione, ottimizzandoli in base alla velocità: i cornetti passano da 65 mm a 140 mm in soli 0.3 secondi, in funzione dei giri del motore. Piccola rivoluzione all’interno del motore, dove le valvole passano da 5 a 4, e diventano in titanio. Si adotta la nuova frizione antisaltellamento, prima riservata alla sola versione SP, e si impiega un nuovo catalizzatore a 3 vie, per rispondere agli standard Euro 3. Nuovo il sistema frenante, con pinze a 6 pistoncini ad attacco radiale e diametro dei dischi che passano da 320mm a 310mm. Nuove anche le sospensioni, con regolazioni separate per le alte e le basse velocità. La potenza sale a 180 Cv a 12.500 giri/min. e la coppia massima si attesta su 127,77 Nm a10.000 giri/min. ma la moto, guadagna ora ben 9 Cv fra i 5.500 e gli 8.000 giri/min rispetto alla precedente. Risulta la R1 più trattabile e fluida di sempre, complice anche il sistema di variazione dei condotti di aspirazione, e la potenza e la coppia sono spalmate ai medi regimi. La bilancia ora si ferma sui 177 kg. Haga chiude al secondo posto il campionato mondiale Sbk in sella alla sua Yamaha R1, a soli due punti dal vincitore. Nel 2008 Troy Corser si classifica secondo nel campionato mondiale Sbk in sella alla R1.