Verosimilmente irritata dallo strapotere Ktm, Honda aveva fatto il suo ritorno in forma ufficiale alla Dakar, dopo 24 anni di assenza, nell'edizione del 2013. La sua moto, la Crf450 Rally, era basata in larga parte sulla sua Crf450x da cross il cui monocilindrico 4 valvole era stato modificato per competere nei rally. Inizialmente non era per¨° abbastanza potente per contrastare le rivali austriache e in quell'edizione Honda dovette accontentarsi di due podi in altrettante prove speciali. Fu per¨° completamente rinnovata gi¨¤ per il 2014, con il motore dotato di iniezione e distribuzione bialbero, carenatura in carbonio e una ciclistica specifica per primeggiare alla Dakar. Quell'anno i piloti del team Hrc conquistarono ben 6 vittorie di tappa e arrivarono al traguardo senza mai sostituire un motore. Nel 2015 la Crf450 Rally mise a referto il secondo posto assoluto grazie al portoghese Paulo Gon?alves e nel 2016 lo spagnolo Joan Barreda fu costretto a ritirarsi mentre era in testa alla competizione. Per farla breve, nonostante la chiara competitivit¨¤ della moto, per un motivo o per l'altro il bersaglio grosso della classifica generale continuava a sfuggire. Questo digiuno fu per¨° finalmente spezzato dalla storica vittoria di Ricky Brabec nel 2020, in occasione della prima edizione della gara in Arabia Saudita. Si tratt¨° del primo successo per un pilota americano alla Dakar nonch¨¦ della prima affermazione per Honda dal 1989. I 18 anni di regno ininterrotto di Ktm arrivarono dunque al loro epilogo, con Kevin Benavides che biss¨°?il successo per l'Ala dorata l'anno successivo. La Crf450 Rally di quei successi era frutto del continuo lavoro di affinamento praticato negli anni precedenti, dichiarava "oltre 60 Cv" di potenza, aveva un telaio tubolare in alluminio, il telaietto posteriore in carbonio, 4 serbatoi per un totale di 33,7 litri di capacit¨¤ e poggiava su sospensioni Showa, inclusa una forcella da 50 mm e 310 mm di corsa.
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