L'argentino, 2¡ã nell'ultima frazione, vince il raid davanti al compagno Brabec. Terzo Sunderland con la Ktm
Nel giorno funestato dalla notizia della morte di Pierre Cherpin, la Dakar incorona l'argentino Kevin Benavides, impostosi nelle moto sulla Honda. Per Benavides ¨¨ la prima affermazione alla Dakar, mentre per la Casa di Tokyo ¨¨ il bis della vittoria ottenuta lo scorso anno con Ricky Brabec.
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Doppietta Honda
¡ª ?Nell'ultima frazione del raid, corso in Arabia Saudita, la Yanbu-Jeddah di 200 km cronometrati, Benavides ¨¨ riuscito a controllare agevolmente il britannico Sam Sunderland (Ktm), che era il suo avversario pi¨´ pericoloso, terminando la frazione al secondo posto alle spalle del compagno della Honda Ricky Brabec. Lo statunitense ¨¨ andato all'attacco, ha provato l'incredibile rimonta, ma il suo vantaggio al traguardo su Benavides, secondo di giornata a 2'17" davanti a Walkner (Ktm) non gli ha consentito il sorpasso in classifica.
Nei dieci
¡ª ?Nella generale, quindi gloria per Benavides e secondo Brabec (4'56"), per una doppietta Honda che mancava dal 1987 (Cyril Neveau-Edi Orioli) e maturata grazie a ben 9 successi su 12 tappe. Per Sunderland, trovatosi nella scomoda posizione di dover fare da apripista nella tappa finale, il 12¡ã posto di giornata e il 3¡ã nella generale a 15'57". A seguire, nella graduatoria finale: quarto l'australiano Daniel Sanders (+38'52", Ktm), quinto Skyler Howes (+52'33", Ktm privata), sesto Lorenzo Santolino (+58'30", Sherco) e settimo Pablo Quintanilla (1h26'39", Husqvarna) che sperava in un piazzamento migliore. Male la Yamaha, senza piloti nei primi dieci finali e 10¡ã Matthias Walkner dopo i problemi della seconda tappa che hanno zavorrato la sua corsa.
Gazzetta dello Sport
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