I fasti della Xt 500 alla Dakar stavano rapidamente diventando storia vecchia e Yamaha aveva decisamente bisogno di controbattere alle grandi vittorie in terra africana della concorrenza, Honda Africa Twin in primis. Nel 1989 venne lanciata sul mercato la Xtz 750 Super T¨¦n¨¦r¨¦, equipaggiata con un bicilindrico da 749 cc raffreddato a liquido con distribuzione bialbero e 5 valvole per cilindro in grado di produrre 69 Cv e dal peso di poco superiore ai 200 kg. La moto da competizione da questa derivata, nome in codice Ow C5, era per¨° ben pi¨´ estrema, con cilindrata aumentata a 800 cc per offrire 75 Cv di potenza, una ciclistica ben pi¨´ avventurosa e peso a secco ridotto a 185 kg. Nel 1991 questo bolide riport¨° Yamaha al successo nella Dakar grazie a un giovanotto francese di belle speranze, St¨¦phane Peterhansel, trionfatore alla sua quarta partecipazione nonostante una sola vittoria di tappa davanti ai compagni di marca e connazionali Gilles Lalay e Thierry Magnaldi. In seguito il fuoriclasse transalpino regaler¨¤ altri cinque successi alla casa di Iwata sull'evoluzione da 850 cc della stessa Super T¨¦n¨¦r¨¦, l'ultima delle quali nel 1999. Oltre alle 6 vittorie di Peterhansel, la Super T¨¦n¨¦r¨¦ conquist¨° anche l'edizione 1996 della Dakar con il solito Edi Orioli, in quell'anno l'unico pilota capace di rintuzzare la crescente concorrenza di un rampante costruttore austriaco, Ktm.
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