Giovanni Agnelli mor¨Ź il 16 dicembre 1945. LĄŻamministratore delegato Vittorio Valletta ne raccolse il testimone alla presidenza. Era necessario rinnovare profondamente la gamma, puntando su pochi modelli ma da produrre in larga scala. Fin dal 1946 si cominci¨° a lavorare parallelamente alle due piccole che avrebbero dovuto avviare (questa volta sul serio) la motorizzazione di massa in Italia. E ad un modello pi¨´ grande, adatto alla classe media. La Fiat 1100 in divenire avrebbe avuto il compito di rimpiazzare la 508C Balilla 1100 che risaliva allĄŻormai lontano 1937. Il nuovo modello, codice progetto 103, doveva staccarsi profondamente dal precedente. Giacosa, diventato direttore tecnico della divisione autoveicoli, si mise al lavoro. Innanzitutto, poco dopo la Fiat 1400 che lĄŻaveva introdotta per la casa torinese, la 1100 103 venne dotata di una carrozzeria a scocca portante. Fu ipotizzata la trazione anteriore, ma nemmeno a Valletta era molto simpatica questa soluzione. Il motore, montato sullĄŻasse anteriore, derivava dalla vecchia 1100 ma fu profondamente rivisto, il cambio era quello della 1400.
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