Nel 1955 la Fiat 600 avvi¨° in modo imperioso la vera motorizzazione di massa dell'Italia. Quattro posti comodi, l'ideale per le famiglie. Ma ci voleva qualcosa per incontrare le necessit¨¤ di base, una vetturetta ancora pi¨´ piccola ed economica che intercettasse chi finora aveva potuto permettersi al massimo una motoretta come la popolarissima Vespa o una microauto come la Isetta. Una vettura moderna a due posti, quindi, la vera erede tecnica della Topolino. Il progetto della Fiat Nuova 500 fu parallelo e complementare a quello della 600, sempre affidato a Giacosa il quale aveva ora la responsabilit¨¤ dell'intera progettazione Fiat. Motore bicilindrico raffreddato ad aria e, come sulla 600, a sbalzo dietro l'asse posteriore (Giovanni Agnelli non c'era pi¨´ ma nemmeno Vittorio Valletta era un tifoso della trazione anteriore); cilindrata 479 cc, potenza di 13 Cv, carrozzeria derivata da un bozzetto proveniente da Deutsche Fiat (creato dal giovane designer Hans Peter Bauhof ) che molto ricordava la sorella maggiore 600, naturalmente pi¨´ compatta e spartana. Forse anche troppo. Infatti la direzione commerciale era cos¨Ź terrorizzata dal timore che la 500 facesse concorrenza alla 600 che impose inizialmente una riduzione della velocit¨¤ massima a 85 km/h (bench¨Ś potesse tranquillamente superare i 90) e la rimozione di qualsiasi finitura che non fosse essenziale. Consumo 4,5 litri per 100 km, prezzo 490.000 lire. Centomila in meno della 600 che era pi¨´ grande e comoda. La Fiat Nuova 500 venne presentata il 4 luglio 1957. La direzione commerciale riusc¨Ź nel proprio intento: la 500 non fece concorrenza alla 600, anzi nei primi tempi non la compr¨° quasi nessuno.
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