In principio fu la 600. La 850 ne rinfresc¨° la linea, pur mantenendone la meccanica. La 127 rappresent¨° un completo salto evolutivo. L'albero genealogico della Fiat Uno ¨¨ prezioso, il segmento B, cio¨¨ le utilitarie. Un attributo che in passato veniva espresso con orgoglio, sentimento piuttosto oscurato dalle nebbie stratificate del tempo. Utilitaria significa utile. L'auto per tutti, lo strumento che permette al maggior numero possibile di persone di realizzare la libert¨¤ di movimento individuale: andare dove si vuole, quando lo si desidera, comodamente e a costi ragionevoli. Un altro fattore vagamente appannato nell'epoca attuale. Tornando al lontano 1979, sembrava che la 127 dovesse avere un'erede del tutto diversa. Perch¨¦ il progetto Uno in origine apparteneva alla Lancia. Fu infatti il suo amministratore delegato, Gian Mario Rossignolo, a commissionarne il design a Giorgetto Giugiaro, dato che pure la A112 con marchio Autobianchi stava invecchiando parecchio. Poi le cose cambiarono in fretta. Nell'arco di qualche mese Rossignolo si dimise e Umberto Agnelli, presidente della neonata divisione Fiat Auto e amministratore delegato del gruppo Fiat insieme a Cesare Romiti, pass¨° il progetto di Giugiaro a Vittorio Ghidella, AD di Fiat Auto. La Fiat Uno nacque praticamente in quel momento.
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