Automazione significa robot. Il motore "100" nato per la 600 del 1955 era ancora valido ma ormai superato. Il nuovo propulsore venne disegnato da Rodolfo Bonetto (esord¨¬ alla Pininfarina negli anni Cinquanta per poi creare il proprio studio di progettazione). Il nome era tutto un programma: Fire, in inglese significa fuoco. Ma si trattava di un acronimo, Fully integrated robotized engine, cio¨¨ motore totalmente integrato e robotizzato. La fabbrica di Termoli venne rivoluzionata per ospitarne la linea produttiva, affidata per l'appunto ad un numero cospicuo di automi. Architettura a quattro cilindri monoalbero (successivamente divent¨° bialbero per le versioni a quattro valvole per cilindro), alimentazione iniziale a carburatore con accensione elettronica, dal 1989 impieg¨° l'iniezione elettronica. La prima versione, uscita nel 1985 per Autobianchi Y10 e Fiat Uno, aveva una cilindrata di 999 cc per 45 Cv. Ma pi¨´ coppia della 127 e il 15% in meno nei consumi. Fu accompagnato successivamente da versioni con cilindrate di 769, 1.108 e 1.242 cc, per poi espandersi ulteriormente con gli anni. La famiglia Fire venne impiegata nell'intero gruppo Fiat e prodotta in oltre 23 milioni di esemplari fino al 2020, quando ¨¨ stata sostituita dalla famiglia Firefly.
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