Per il debutto in anteprima mondiale della Autobianchi Y10, il Gruppo Fiat scelse il Salone dell'Auto di Ginevra. Risale cos¨¬ al 7 marzo 1985 il primo bagno di folla della piccola di Desio, subito capace di incuriosire il pubblico e la stampa di settore con le sue linee spigolose e moderne e per la particolare cura riservata agli interni, sorprendente per un segmento finora di stampo prettamente utilitaristico. La genesi dei lineamenti della Y10 ¨¨ attribuita al designer Antonio Piovano, del Centro stile Fiat dell'epoca, il cui prototipo viene selezionato dall'alta dirigenza Fiat a discapito dell'altra opzione sul tavolo, un concept firmato Giorgetto Giugiaro dalle proporzioni pi¨´ tradizionali. Tra gli elementi di originalit¨¤ della Y10, il cofano anteriore visibilmente inclinato e la coda troncata nettamente, cos¨¬ come la marcata nervatura che bipartisce virtualmente la fiancata.?

Pi¨´ convenzionale la meccanica, che riprende dalla Fiat Panda piattaforma e impostazione costruttiva, seppur con importanti differenze nel comparto sospensioni. Al posteriore, infatti, la Y10 mantiene un assale rigido, ma a differenza della "cugina" torinese fa affidamento su un pi¨´ raffinato ponte Omega con molle elicoidali, che sar¨¤ poi adottato dalla Panda a partire dal 1986. Per garantire un'esperienza d'uso maggiormente sofisticata, tutte le Y10 sono state dotate di trasmissione manuale a cinque rapporti (a eccezione delle Selectronic automatiche), un dettaglio tutt'altro che scontato per una vettura di questo segmento al tempo.

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