L'espressione del concetto di lusso urbano passa soprattutto per gli interni della Autobianchi Y10, equipaggiabili con materiali pregiati e dotazioni al tempo prerogativa di segmenti superiori. L'estremit¨¤ inferiore della plancia ¨¨ tutta rivestita in Alcantara, cos¨¬ come i pannelli delle portiere, mentre il cruscotto adotta un quadro strumenti con pi¨´ indicatori retroilluminati ad intensit¨¤ variabile e una conformazione generale ben pi¨´ elaborata rispetto all'unit¨¤ adottata dalla coeva Panda, da cui deriva la meccanica. Un livello di finiture inizialmente addirittura eccessivo, per via dell'importante prezzo di listino richiesto anche nel caso della versione base. Gi¨¤ nel 1986, quindi, debutta l'allestimento d'accesso Fire, con una dotazione di serie pi¨´ spoglia e priva dei rivestimenti in Alcantara per abbassare il prezzo a 9.399.000 lire (13.460 euro), mentre la configurazione precedentemente proposta come "base" viene rinominata?Lx,?e mantiene la possibilit¨¤ di essere arricchita attingendo all'intera lista di optional presentata al debutto. Il suo prezzo scende a 10.437.000 lire (14.900 euro). Nel caso della Touring, inoltre, i sedili anteriori della Y10, dotati in tutti i casi di poggiatesta fissi, vengono rivestiti della medesima Alcantara impiegata nei pannelli porta. Con il passare degli anni crescono le possibilit¨¤ di personalizzazione, fino ad arrivare a serie speciali come la Ego, dotata di selleria in pregiata pelle Poltrona Frau rossa, o la Missoni, con moquette blu e rivestimenti multicolore. Oltre che lussuosa, l'Autobianchi Y10 voleva anche essere tecnologicamente moderna. A dimostrazione di ci¨°, era disponibile a richiesta una strumentazione alternativa totalmente digitale, denominata Solid State, che utilizzava come scheda madre le stesse Cpu Motorola impiegate dalla Apple nel coevo Macintosh.?

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