Originario di Montebelluna, Luca Badoer emerge nella prima met¨¤ degli anni Novanta come possibile ¡°uomo della provvidenza¡± per il motorsport italiano. Dopo i primi successi in Formula 3, il veneto passa subito in F3000 e gi¨¤ nel 1992 conquista il titolo con la Reynard 92D della Crypton. Per Luca si aprono subito diverse opportunit¨¤ in Formula 1, con un'offerta molto remunerativa da parte della Tyrrell ed un¡¯altra del nuovo sodalizio Lola-Scuderia Italia. Per campanilismo, Badoer decide di accettare la meno conveniente offerta della squadra sorta sulle ¡°ceneri¡± della BMS Dallara, ma la stagione 1993 si riveler¨¤ un disastro. Con una vettura tecnicamente modestissima, Badoer subisce perfino l¡¯onta di alcune mancate qualifiche, tra cui quella umiliante di Imola. L¡¯unica soddisfazione personale ¨¨ quella di battere regolarmente il blasonato compagno di team Michele Alboreto, ma nessuno dei due raccoglier¨¤ punti e la Lola Scuderia Italia lascer¨¤ la Formula Uno prima della trasferta in Giappone ed Australia. Tagliato fuori dalla fusione tra Minardi e Scuderia Italia, che consente il recupero del solo Alboreto, Badoer viene recuperato solo nel 1995 dalla squadra di Faenza, ma la Minardi-Ford proprio da quell¡¯anno inizia una striscia negativa che la terr¨¤ lontana dai punti per ben tre stagioni consecutive. Passato alla Forti, potrebbe raccogliere qualche punto importante nel bagnatissimo ¡°demolition derby¡± di Montecarlo ma una manovra azzardata di Jacques Villeneuve spezza il suo sogno. In estate, l¡¯arrivo della Shannon finir¨¤ per spazzare via la squadra alessandrina. Nel 1997 si ricicla nel Mondiale GT con la Lotus Elise, e quindi nel 1998 viene ingaggiato nientemeno che dalla Ferrari come collaudatore. Questo gli consente di tornare in F1 nel 1999 con la Minardi, scontando per¨° la cronica carenza di prestazioni della vettura faentina. Nell¡¯estate 1999 si parla di un possibile debutto del veneto sulla Ferrari al posto di Schumacher, infortunatosi a Silverstone, ma invece la squadra di Maranello ingaggia Mika Salo. Nell¡¯autunno seguente, Badoer compie una delle sue migliori gare in Formula Uno sull¡¯ostico Nurburgring. Sotto una pioggia torrenziale e con molti big costretti allo stop, il veneto arriva addirittura al quarto posto, ma un guasto meccanico lo costringe ad accostare a bordo pista a pochi giri dalla fine. Le immagini di Badoer in lacrime fuori dalla macchina sono struggenti, per la Minardi sfuma una clamorosa accoppiata in zona punti dato che Marc Gen¨¦ riuscir¨¤ a centrare la Top Six, prima volta per le vetture di Faenza dal GP Australia 1995.
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