Il GP di Francia del 1961 vede la clamorosa vittoria assoluta di un giovane pilota milanese, da tutti additato come sicuro erede della ¡°generazione di fenomeni¡± degli Anni Cinquanta. E¡¯ Giancarlo Baghetti che con una Ferrari schierata dalla Federazione Italiana Scuderie Automobilistiche rimonta dal dodicesimo posto in qualifica e sale sul gradino pi¨´ alto del podio. L¡¯exploit di Baghetti si rivela purtroppo occasionale. A Silverstone ed a Monza, con la Ferrari della Sant Ambroeus, arrivano due ritiri anche se al GP d¡¯Italia arriva la soddisfazione del giro pi¨´ veloce. Il successivo 1962, in forza al team ufficiale Ferrari, si rivela tribolato con un solo podio al GP del Mediterraneo, peraltro non valido per il Mondiale. Inoltre, la Scuderia Ferrari vede la ¡°secessione¡± di una parte del suo organico che nel 1963 fonda la A-T-S. Partita con velleit¨¤ trionfali, la nuova squadra finisce per disfarsi rapidamente e Baghetti non riporta alcun risultato di rilievo. Passato alla Scuderia Centro Sud per il 1964, Giancarlo non centra nemmeno una volta la zona punti in appena sei gare disputate.
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