Dopo la Miura alla Lamborghini venne il momento del Countach, una delle vetture di produzione stilisticamente pi¨´ estreme e scioccanti della storia. Se nei saloni dell¡¯auto spigoli e linee tese si erano cominciati a vedere fin dal '68 con la Carabo, sulle strade tutto avveniva pi¨´ lentamente. Fino all¡¯arrivo del Countach. Nata fin dal principio con l¡¯obiettivo di stupire, orientata a una clientela che non era la sobria rappresentanza di industriali o professionisti ma piuttosto il ¡°trofeo¡± per i nuovi imprenditori di successo che pretendevano di esibire il loro status, la Countach era pronta a ricoprire questo ruolo inedito per un¡¯automobile. Non esistevano supercar arroganti e sofisticate come lei e questa sensazione non pu¨° che amplificarsi se si cerca di contestualizzare le sue forme per il 1971, anno di presentazione del prototipo LP500. Era larga ben 2 metri, alta poco pi¨´ di un metro e lunga 4,14 metri. Il motore del prototipo era un 12 cilindri di 5 litri disposto longitudinale posteriore (LP) capace di 440 Cv ed esteticamente era semplice tanto quanto sconvolgente. Una scultura affilata e radicale nelle forme enfatizzate da una verniciatura gialla. La versione entrata in produzione nel 1973, la LP400, ¨¨, tra le Countach di produzione, quella pi¨´ vicina al disegno di Gandini, fu modificata in alcuni dettagli aerodinamici (come le prese laterali o come le prese Naca sulle fiancate introdotte fin dai primi due esemplari di preserie) ma mantenne in generale la linea pulita del prototipo. Tra le sue caratteristiche pi¨´ distintive c¡¯era lo specchietto retrovisore interno. Per il suo uso era stata ricavata una piccola fessura attraverso il tetto che andava a sua volta a diventare elemento di stile. Le porte si aprivano finalmente verso l¡¯alto in stile Lamborghini, un elemento che anche se nato per provocare, si rivel¨°, vista la larghezza dell'auto, molto utile per entrare e uscire dalla vettura se parcheggiata a pettine. Un altro elemento mutato rispetto al prototipo sono i fari posteriori, che mantengono il disegno di massima con la parte luminosa ottenuta da elementi convenzionali per facilitarne la realizzazione. Una forma cos¨¬ innovativa nascondeva al suo interno una meccanica esagerata per l'epoca ma tutto sommato convenzionale. Il motore V12 da 4 litri era lo stesso dell¡¯ultima Miura ma come il prototipo era stavolta disposto longitudinalmente. La sua gommatura modesta e il suo profilo basso e aggressivo le permettevano punte velocistiche sorprendenti nell¡¯ordine dei 315 km/h, valore irraggiungibile per le Countach venute dopo dotate di gommature molto pi¨´ generose e di un' aerodinamica pi¨´ invadente. Il Countach si conferm¨° una vettura straordinaria per la Lambo, anche se negli anni, soprattutto negli 80, il design di Gandini venne ¡°sporcato¡± da elementi aerodinamici appariscenti,? con una carriera di ben 17 anni ha saputo tenere a galla l¡¯azienda nel suo periodo pi¨´ difficile e soprattutto ¨¨ diventata icona stessa degli Anni 70 prima e degli Anni 80 poi, dividendosi il trono di regina dello stile con le Ferrari F40 e Testarossa.
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