Arrivata a Messina con gli arabi, la granita inizialmente era una sorta di sorbetto aromatizzato con succhi di frutta o acqua alle rose. Il ghiaccio veniva raccolto sull¡¯Etna durante i mesi invernali e conservato in costruzioni in pietra dette "neviere";?in estate veniva grattato per essere utilizzato. Non a caso il nome dialettale della granita ¨¨ "a grattata". "I gusti sono tantissimi: dai classici limone, mandorla, pistacchio, caff¨¨, fragola, cioccolato fino ai pi¨´ particolari come la 'scursunera' che nasce dall¡¯unione di gelsomino e cannella. A seconda della zona in cui ci troviamo, la granita ¨¨ leggermente diversa: pi¨´ dolce a Messina e Ragusa, pi¨´ aspra a Catania e Siracusa; pi¨´ liquida a est e pi¨´ cremosa nella parte occidentale dell¡¯isola.?Un consiglio? Se vai a Messina chiedi la 'mezza con panna', ossia la granita al caff¨¨ con la panna, entrata tra i marchi di denominazione d'origine. A Catania invece, non puoi perderti la granita al pistacchio di Bronte e mandorla" evidenzia la dottoressa Flavia Bernini.
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