In canna c¡¯era gi¨¤ la S 1000 RR, la moto che avrebbe portato il marchio bavarese al debutto nel segmento Superbike, segnando un vero e proprio spartiacque tecnologico nel mondo delle hypersport. Ma mentre Bmw si preparava a svelare la potentissima quattro cilindri ¡ª una moto estrema nei numeri ma piuttosto convenzionale dal punto di vista meccanico e ciclistico ¡ª a Monaco si lanciava anche un¡¯altra sportiva, forse meno radicale e meno ¡°scontata¡± sotto il profilo delle soluzioni tecniche adottate: ci riferiamo alla HP2 Sport, emanazione stradale della linea High Performance della casa teutonica, una bicilindrica che a oggi costituisce la massima incarnazione street-legal di un boxer marchiato Bmw. Almeno parlando di moto stradali, si intende. Per lei valgono alcune delle considerazioni gi¨¤ fatte per la Moto Guzzi Mgs-01 , altra eccentrica meraviglia con cui la HP2 condivideva alcune caratteristiche tecniche ed estetiche come la semi-carena, la trasmissione a cardano e il motore bicilindrico raffreddato ad aria: la tedescona era una sportiva sui generis, impossibile da confrontare con le race-replica tradizionali, ma proprio per questo dotata di un fascino irresistibile. Con i suoi 130 cavalli era meno potente delle altre hypersport sulla piazza, ma in quanto a carattere... beh, ne aveva da vendere.
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