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Kawasaki Versys 1000 Grand Tourer: prova, dati tecnici e prezzo
(Ndr: questa prova ¨¨ stata effettuata precedentemente al manifestarsi dell¡¯epidemia di coronavirus).Quattro cilindri in linea, trasversali, 16 valvole, iniezione elettronica, scarico quattro-in-uno. No, non abbiamo commesso errori, ¨¨ la descrizione di una moto da turismo, la Versys 1000 Grand Tourer di Kawasaki e non di una tipica race-replica giapponese. Il fatto ¨¨ che questa moto nasce ad Hakashi, dove ha sede il quartier generale della Kawasaki. Un giorno, in risposta alle esigenze conclamate del mercato, dai portoni delle linee di produzione usc¨¬ la prima viaggiatrice secondo Kawasaki, la Versys 1000: sembrava una Ninja ¡°alta¡± con manubrio da Cross e due valigie ai lati del codino, pardon, codone.
L¡¯ultima della famiglia Versys, nella versione full optional Grand Tourer che abbiamo provato, mantiene quella caratteristica di divoratrice di curve. Fari ¡°a mandorla¡± sottili e allungati, inseriti nella semi carenatura che si allunga verso l¡¯alto e termina con il plexiglass regolabile a mano. Studiata per proteggere al meglio il pilota, la carena ¨¨ per¨° caratterizzata da linee affilate e aggressive, evidenti sui fianchi ¡°corti¡± che lasciano a vista il propulsore: l¡¯estetica creata dal fluire delle parti verniciate della carenatura nel grigio opaco del motore e delle due grandi travi del telaio in alluminio pressofuso ¨¨ davvero affascinante. La bella meccanica si sposa al caratteristico design, tipicamente di scuola nipponica, delle forme estreme, ¡°tirate¡±, delle sovrastrutture. Anche se passasse come un lampo, al limite del campo visivo, di sicuro potremmo dire: ¨¨ una Kawasaki.
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Allestimenti
¡ª ?L¡¯allestimento Grand Tourer ¨¨ il pi¨´ ricco della famiglia Versys 1000 e non solo in termini di equipaggiamento da viaggio, come le valigie laterali. A queste si somma il bauletto posteriore, una benedizione per il comfort del passeggero, e ulteriori 47 litri di capacit¨¤ di carico (sufficienti a contenere due caschi integrali, da quanto dichiarato), che si sommano ai 27 litri di ciascuna delle valigie e all¡¯eventuale borsa da serbatoio, disponibile tra gli accessori originali. Un vero e proprio SUV a due ruote, un paragone che regge anche valutando la posizione in sella: schiena piuttosto dritta e ginocchia poco angolate, il pilota ha il pieno controllo senza per¨° sedere ad altezze esagerate, ¨¨ ben inserito nella moto e non ¡°appoggiato¡± sulla sella, con le braccia solo moderatamente allargate verso le manopole del manubrio in tubo in lega leggera, protette da paramani ¡°seri¡± con struttura interna in alluminio. L¡¯elettronica della Versys 1000 Grand Tourer ¨¨ la ¡°summa¡± di tutte le funzionalit¨¤ sviluppate da Kawasaki, sfruttando la centralina dell¡¯iniezione e la piattaforma inerziale a sei assi, fornita da Bosch.
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Come ¨¨ fatta
¡ª ?Iniziamo dalle sospensioni semi attive che reagiscono alle irregolarit¨¤ della strada in tempo reale, grazie alla sensoristica integrata nella forcella e nel monoammortizzatore. I dati rilevati vanno alla centralina di controllo dell¡¯iniezione-accensione e alla ¡°piattaforma inerziale¡±, un modulo in grado di ¡°capire¡± quale sia la posizione della moto nello spazio e quali siano i valori della sua accelerazione, su diverse direzioni. Non ¨¨ affatto semplice spiegare quai sistemi siano installati sulla moto, figuriamoci a realizzarli: davvero, siamo di fronte a tecnologia di alto livello che in pi¨´ utilizza componentistica relativamente poco costosa. Un capolavoro di progettazione, collaudo e programmazione informatica che solitamente si paga ¡°salato¡± ed ¨¨ risento a moto sportive ad altissime prestazioni. Chapeau a Kawasaki. Il mono ammortizzatore ¨¨ posizionato orizzontalmente, per lasciare spazio al sistema di scarico: oltre al catalizzatore sono alloggiati voluminosi ¡°polmoni¡± di espansione che aumentano la coppia motrice del propulsore e permettono di ridurre le dimensioni del silenziatore terminale.
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Un tappeto volante con tanta elettronica
¡ª ?Se avete un po¡¯ il ¡°fiato corto¡±, dopo la spiegazione tecnica beh, preparatevi: il bello deve ancora arrivare. La centralina dell¡¯iniezione e accensione controlla la doppia serie di valvole a farfalla presente in ogni condotto di aspirazione: una serie di valvole ¨¨ comandata direttamente dal pilota quando ruota la manopola sul manubrio. La seconda serie di farfalle ¨¨ invece asservita alla centralina che ne comanda l¡¯apertura tramite motorini elettrici. L¡¯interazione, il ¡°dialogo¡± tra la centralina che in sostanza ha il controllo dell¡¯acceleratore e la piattaforma inerziale (quella che sa ¡°dov¡¯¨¨ e dove va la moto¡±) permettono di realizzare un sistema di assistenza alla partenza come sulle moto da corsa, oltre al controllo dell¡¯impennata (regolabile) e del pattinamento della ruota motrice. Kawasaki ha poi realizzato l¡¯esclusivo sistema che, tramite il controllo della potenza frenante e quella del motore, gestisce la decelerazione anche in curva (una alternativa al ¡°cornering ABS¡±, unita al controllo di stabilit¨¤), permettendo di frenare in emergenza anche in piena piega e di accelerare immediatamente dopo, senza troppe preoccupazioni. Non mancano il cambio elettronico, la possibilit¨¤ di selezione delle mappe motore che variano la potenza e la modalit¨¤ dell¡¯erogazione della coppia motrice che pu¨° esse dolce e progressiva o immediata e diretta, a seconda della scelta del pilota. La frizione ¨¨ di tipo ad azionamento assistito e con dispositivo anti saltellamento della ruota posteriore, utile nelle frenate pi¨´ potenti, durante le quali interviene anche un sistema che aumenta la forza di contrasto esercitata dalla forcella, per evitare scompensi innescati dall¡¯eccessivo affondamento del muso della moto, altra chicca niente male. Chiudiamo, i circuiti, con il cruise control (per impostare la velocit¨¤ nei lunghi trasferimenti) e con il sistema di connettivit¨¤ di bordo che permette di collegarsi al mondo e alla moto. Permette infatti di visualizzare e di regolare numerosi funzioni sul telefono, tramite l¡¯interfaccia per connettere lo smartphone, a cui ¨¨ dedicata una presa per la ricarica.
Prezzi e allestimenti
¡ª ?La Grand Tourer ¨¨ in vendita a 15.390 euro (IVA inclusa, immatricolazione e messa in strada escluse), ma esiste anche la versione Grand Tourer SE con vernice autoriparante (grazie alle nanotecnologie, i piccoli graffi vengono riempiti autonomamente dalla vernice, avete letto bene) venduta a 18.890 euro. La versione Versys 1000 ¨¨ invece alla base dell gamma, proposta all¡¯allettante prezzo di 13.390 euro, mentre per la Versys SE, dotata di vernice alle nanotecnologie e di controlli elettronici, occorrono 16.890 euro. Una via di mezzo ¨¨ la Tourer Plus, gi¨¤ allestita per i viaggi (ha le valigie laterali ma non il bauletto) proposta a 14.690 euro che diventano 18.190 per la Tourer Plus SE, dotata dell¡¯ipertecnologica verniciatura.
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Come va: una tourer ¡°da sparo¡±
¡ª ?Motore in posizione piuttosto avanzata, telaio rigido che scende dal cannotto di sterzo fino al perno del forcellone con due alte travi, quasi rettilinee, sono chiari indicatori che anticipano l¡¯indole sportiva della Versys. Bastano pochi chilometri per fare conoscenza con la moto e presto si apprezza l¡¯avantreno ¡°piantato¡± a terra, che permette inserimento e discesa in piega decisi e infonde sicurezza al pilota. Quasi si ¨¨ tentati di scegliere traiettorie piuttosto ¡°spigolose¡± tipiche delle sportive: in sostanza si entra in curva con la moto poco inclinata allungando la frenata e si rialza la moto per accelerare al pi¨´ presto, sfruttando la notevole coppia motrice. In effetti 120 Nm non sono pochi e bastano per schizzare fuori dalle svolte con ottima accelerazione.
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Ecco, ci siamo cascati, ma come si fa resistere? Siamo in sella a una moto che permette, ¨¨ vero, la tipica guida richiesta dalle sportive ma che ¨¨ stata pensata per altri usi e infatti d¨¤ il suo meglio quando si sfrutta la forza dolce del suo motore, che ronza ai bassi regimi con regolarit¨¤, per poi spingere con decisione e tanta ¡°schiena¡±, come si dice in gergo motoristico, dai 4.000 giri fino i 7.000 giri, regime cui raggiunge il valore massimo della coppia motrice. Bisogna sottolineare che, a differenza dei motori sportivi, ¡°impiccati¡± verso i regimi pi¨´ alti per dare il loro meglio, la coppia motrice del motore Versys non decresce di molto allontanandosi dal regime di ¡°massima¡±. Questo permette un uso del cambio contenuto (elettronico: si aziona la leva con lo stivale senza toccare la frizione e mantenendo il gas aperto, volendo), il che rende la guida rilassata e piacevole. Sopratutto, priva degli inevitabili ¡°strappi¡± delle cambiate, anche in salita si mette la terza e si va su, con la stessa marcia, fino alla vetta della collina prescelta per il giro domenicale. Le strade migliori dove gustare al massimo la Versys Grand Tourer sono proprio quelle tortuose che si snodano lungo i fianchi di colline o montagne, dove ¨¨ possibile apprezzare panorami da gustare con lo sguardo, guidando in souplesse, permettendo anche al passeggero di apprezzare il viaggio in tutta comodit¨¤. La turistica Kawasaki ¨¨ infatti abbastanza agile, non richiede una gran spinta sul manubrio per ¡°staccarsi¡± dalla verticale ed entrare in piega, ma ¨¨ meglio assecondare la sua notevole massa, 257 kg (in ordine di marcia), piuttosto che strapazzarla nei pif-pai del misto stretto.
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Per gustare al massimo questa tourer ¨¨ di rigore la dolcezza di guida, contando sull¡¯assistenza e sul comfort forniti dai sistemi di bordo, come le sospensioni semi-attive che fanno viaggiare sul velluto, e il sistema di frenata con controllo del beccheggio e della stabilit¨¤ nelle decelerazioni in curva, sicurezza e comfort offerti dallo stesso sistema elettronico. Vero, si possono smontare le valigie e il bauletto con un semplice click e lasciare la belva Kawasaki libera di sfogarsi nel misto veloce, ma la guida ¡°da sparo¡± non ¨¨ la miglior dote della Versys. Preferibile l¡¯ergonomia azzeccata che fa macinare chilometri senza fatica e il tiro poderoso del motore che mostra i muscoli quando lo si richiama ai medi regimi con l¡¯acceleratore. Il tutto magari contattando gli amici all¡¯interfono: quelli seduti sulla moto davanti, per la prossima sosta in trattoria.
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In sintesi
¡ª ?Il motore ¨¨ un progetto datato, dalle dimensioni, soprattutto longitudinali notevoli: ha ancora la frizione allineata sull¡¯asse dell¡¯albero motore e non ¡°sollevata¡± dietro la bancata dei cilindri come da 20 anni ormai ¨¨ d¡¯uso, ma ¨¨ molto collaudato, indistruttibile e solido, anche nei componenti come frizione e cambio. Le dimensioni del propulsore su una tourer influiscono meno sulle prestazioni e anzi, possono essere sfruttate per disporre le masse in modo da rendere la guida molto intuitiva e facile, come in effetti ¨¨ quella della Versys 1000. In Kawasaki hanno investito attorno a questo propulsore, applicando a una meccanica solida il meglio dell¡¯elettronica e dei sistemi attivi come le sospensioni semi attive, realizzando una moto in grado di soddisfare davvero qualsiasi motociclista, sia che usi la moto per andare in ufficio o girellare in citt¨¤ sia che si avventuri oltre l¡¯orizzonte in viaggi che per¨° prevedano l¡¯asfalto sotto le ruote, dato che il fuoristrada non ¨¨ proprio il miglior posto dove portare la Versys: la ruota da 17¡¯¡¯ anteriore, la distribuzione dei pesi, il carattere del motore permettono di percorrere senza problemi lo sterrato fino al parcheggio dell¡¯hotel, o poco pi¨´.
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Pregi e difetti
¡ª ?Piace:
- Caratteristiche di potenza e coppia del motore
- Affidabilit¨¤ assoluta della meccanica, semplice, facilmente riparabile ma che comunque vi chieder¨¤ di spendere solo per i cambi d¡¯olio e il carburante. Anche il controllo del gioco valvole, pur previsto, ¨¨ quasi inutile per tutta la vita della moto.
- Sicurezza attiva garantita da sistemi di ultima generazione
Non piace:
- A velocit¨¤ elevate l¡¯avantreno diventa un po¡¯ vago e meno comunicativo.
- Peso elevato. Il motore di sicuro non ¨¨ una piuma, ma evidentemente i sistemi di bordo pesano parecchio.
- In effetti 257 in ordine di marcia sono tanti e aggiungendo il passeggero e i bagagli, si veleggia verso i 350 kg buoni, senza considerare il pilota.
- Il peso eccessivo nella marcia non disturba, in frenata un po¡¯ e nelle manovre da fermo un bel po¡¯.
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SCHEDA TECNICA VERSYS 1.000 GRAND TOURER
¡ª ?Motore Quattro cilindri in linea raffreddato a liquido, 4 tempi, 16 valvole Alesaggio x corsa: 77 x 56 mm
Cilindrata 1,043 Cmc
Alimentazione a iniezione elettronica con farfalle secondarie ovali
Potenza massima 88.2 kW (120 CV) a 9.000 giri
Coppia massima 102 Nm (10.4 kgm) a 7.500 giri
Trasmissione 6 velocit¨¤
Telaio doppio trave in alluminio
Pneumatici anteriore 120/70ZR17M/C (58W); posteriore 180/55ZR17M/C (73W)
Interasse 1.520 mm
Altezza sella 840 mm
Capacit¨¤ serbatoio 21 litri
Peso in ordine di marcia 257 kg
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