Prodotta in appena dodici esemplari tra il 1963 ed il 1964, la Automobili turismo e sport 2500 GT era forse l'unica vettura in grado di competere con le Ferrari di quel decennio. Bizzarrini, Carlo Chiti e Romolo Tavoni, grazie ai finanziamenti dell¡¯imprenditore Giovanni Volpi, crearono la prima vettura italiana con motore longitudinale centrale posteriore dotata di cambio al retrotreno e in blocco al differenziale. Il propulsore era un V8 da due litri e mezzo, capace di erogare una potenza di 215 Cv e 255 Nm di coppia. La velocit¨¤ massima era ragguardevole, 240 km/h; la evoluzione Gts sportiva arriv¨° a 245 Cv e raggiungeva i 275 km/h. La carrozzeria era di Allemano mentre il cambio fu fornito dallo specialista Colotti. Il progetto era davvero promettente, poi dissidi tra gli azionisti della Ats e problemi nell'allestimento della rete di vendita portarono al blocco del progetto. Il conte Volpi tent¨° di sfruttare la 2500 GT per il progetto Serenissima, senza per¨° riuscirvi, e ci fu un ultimo tentativo di riavviare la produzione nel 1970 con Moreno Baldi, che rimase lettera morta.
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