"Mi dispiace che molta parte del dibattito ora sia sullo spettacolo, sulla imprevedibilit¨¤ delle gare, sui sorpassi, quando tutti dovremmo renderci conto che stiamo assistendo alla sublimazione di un campione. Max Verstappen ¨¨ in una fase di simbiosi con il suo mezzo e con la sua squadra tale che ha una sicurezza in se stesso altissima. Il che non era scontato. Perch¨¦ ha un gran talento, ma ci ha aggiunto il lavoro. E non lo era nemmeno che maturasse come ha fatto. Lo dico da ex commissario: in pista era molto duro, ma rarissimamente scorretto. E anche questa ¨¨ caratteristica da campionissimo, anche Hamilton ¨¨ cos¨¬: tirano la corda al massimo senza farla quasi mai spezzare. In un ipotetico confronto coi grandi del passato dico che il pi¨´ forte ¨¨ sempre l¡¯ultimo. Semplicemente perch¨¦ nello sport la qualit¨¤ e le prestazioni migliorano. Se guardiamo il calcio, i metodi di allenamento, l¡¯assistenza, le conoscenze date dalle analisi che hanno oggi rendono i giocatori pi¨´ forti dei loro predecessori. Lo stesso vale in F1, a prescindere dall¡¯evoluzione del mezzo: ¨¨ proprio la qualit¨¤ che coi dati, coi coach, con la stessa preparazione fisica, ¨¨ cresciuta. Quando vedi che uno va velocissimo con aggiustamenti minimi del volante puoi starne certo: ¨¨ uno fortissimo. Detto questo: la gara si vince alla bandiera, la carriera di Max ¨¨ al giro 20 di un GP da 60. Certo che s¨¬, ¨¨ ai livelli a cui erano Senna e Schumacher quando erano al punto in cui ¨¨ lui ora. E lo ¨¨ anche grazie alla squadra, ottima non solo perch¨¦ gli d¨¤ il mezzo migliore ma anche per le condizioni in cui lo mette. Alla Red Bull sono bravissimi a sviluppare il talento e a farlo crescere. Sarebbe auspicabile che il pacchetto facesse un piccolo passo indietro di performance: perch¨¦ in pista con Hamilton, Russell, Leclerc e Norris c¡¯¨¨ un livello di talento altissimo".
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