Massa, Arnoux e gli altri big: "Sì, Max è tra i più grandi di sempre"

"Ho corso contro Schumacher, quando vinceva tutto con la Ferrari, e ritengo che non ci sia stato nessuno forte come Michael nella gestione della gara. Resta a tutt’oggi il numero uno. Ma se parliamo di talento di guida, Max Verstappen è allo stesso livello. Nel fine settimana di Miami è stato devastante. La sbavatura che ha commesso in qualifica può capitare, anche se gli è costata cara a causa della bandiera rossa, ma per il resto ha dominato in ogni momento, a partire dalle prove libere. In gara dava l’impressione di guidare con una mano sola. Ha una macchina che lo aiuta, perché consuma poco le gomme e quando spalanca il Drs vola in rettilineo e nei sorpassi, ma il pilota fa la differenza. Può succedere che Perez, con la stessa vettura, vinca qualche gara nell’arco di una stagione. Ma, se parliamo del Mondiale, non c’è partita. Temo che Max sia destinato a dominare per un lungo periodo, se il connubio con la Red Bull rimarrà così forte. Del resto, Verstappen è stato un talento fin da quando correva nei kart, è arrivato in Formula 1 a 17 anni e ha vinto il primo gran premio appena è passato dalla Toro Rosso alla Red Bull, a 18 anni e 7 mesi (il più giovane di sempre a riuscirci; n.d.r.). Che gli vuoi dire a uno così? All’inizio andava a sbattere, faceva qualche errore di inesperienza, mentre adesso non sbaglia quasi mai. Ha acquisito una costanza di rendimento incredibile, eliminando i punti deboli. Va forte sul bagnato, sull’asciutto, nel giro secco di qualifica e in gara. ? completo. Se parliamo di precocità, considerando quello che ha fatto e sta facendo alla sua età, è persino davanti ai grandi del passato che lo hanno preceduto. Solo Charles Leclerc può essere paragonato a lui sotto questo aspetto. E in ogni caso, un pilota come Verstappen nasce una volta ogni 20 anni".