? un autentico mito della velocit¨¤: sono pochi i nomi che evocano il brivido dei 300 allĄŻora. Siamo stati a provare il model year 2021, a ventĄŻanni dallĄŻesordio tornano tanti cavalli ed un certo comfort
Trecento chilometri allĄŻora. Un muro di aria, un limite dallĄŻaura quasi mistica, il cui superamento permette di accedere a un "club" ristretto di cui fanno parte solo le moto e le auto pi¨´ veloci del Mondo. Anche qualche animale, come il falco pellegrino, rapace che grazie alle sue prestazioni in picchiata si guadagna il record di velocit¨¤ tra gli esseri viventi. Hayabusa, lo chiamano in Giappone! Esattamente come la maxi-sportiva di casa Suzuki, che nel 1999 ¨¨ diventata la massima icona della velocit¨¤ su due ruote. A contendersi lo scettro erano in tre - lei, la Cbr 1100 XX e la Kawasaki Ninja ZX-12R ¨C ma ¨¨ stata senza dubbio la Gsx 1300 R a lasciare il segno pi¨´ profondo nel cuore degli appassionati. Anche nel Guinness dei Primati, dal momento che i 312 km/h orari della prima versione (quella uscita prima del gentlemen's agreement tra le case giapponesi, che fissava il limite a quota 300 km/h) sono stati per molti anni la pi¨´ alta velocit¨¤ fatta segnare da una moto di serie. Ora, dopo pi¨´ di ventĄŻanni e due generazioni bolidi, la ĄŽBusa torna sulla cresta dellĄŻonda con una nuova versione, aggiornata soprattutto nel design e nellĄŻelettronica per adeguarsi ai tempi, ai gusti dei motociclisti odierni e alle nuove normative anti-inquinamento. Rimando per¨° sempre fedele a s¨Ś stessa, allo spirito del Falco Pellegrino.
Suzuki Hayabusa 2021, COMĄŻ¨¨ FATTA
ĄŞ ?Di che moto si tratta lo si capisce solo a guardarla. Anche se perde la storica sigla Gsx 1300 R per chiamarsi semplicemente Hayabusa, come lo storico caccia giapponese Nakajima Ki-43, protagonista di tanti duelli aerei durante la Seconda Guerra Mondiale. Le curve sinuose delle versioni precedenti lasciano qui spazio a qualche spigolo in pi¨´, ma dietro alle nuove linee tese si riconosce nitidamente il family feeling della gloriosa stirpe da cui proviene.
una nuova coda
ĄŞ ?Fanno la loro comparsa un frontale pi¨´ appuntito ed una fanaleria full-Led, ma ¨¨ soprattutto lĄŻabbondante codone ad evolversi verso forme pi¨´ taglienti e affusolate, specialmente con la cover monoposto (fornita di serie) montata. Grande attenzione ovviamente allĄŻaerodinamica, a partire dallĄŻampio cupolino con gli indicatori di direzione ad incorniciare le due immancabili prese dĄŻaria laterali: le sovrastrutture non sono solo progettate per fendere al meglio lĄŻaria, ma anche per proteggere il pi¨´ possibile un pilota che alle velocit¨¤ di cui ¨¨ capace la ĄŽBusa deve poter formare un corpo unico con la sua moto.
Sei mappe motore
ĄŞ ?Le citazioni al passato non si esauriscono alle sovrastrutture: i rimandi alle antenate si ritrovano anche nel cockpit misto analogico-digitale, in quei due quadranti circolari dotati delle care vecchie lancette, capaci di far fare ai nostalgici un vero e proprio tuffo nel passato. Al centro cĄŻ¨¨ per¨° spazio anche per la modernit¨¤, che trova la sua espressione in uno schermo Tft Lcd su cui vengono visualizzate anche informazioni sfiziose come angolo di piega, pressione applicata ai freni, accelerazione laterale e grado di apertura della farfalla. Il display fa ovviamente da interfaccia anche al pacchetto elettronico, il pi¨´ sofisticato mai montato su una Suzuki di serie: le mappe motore diventano ben sei (di cui tre personalizzabili), mentre il controllo di trazione ¨¨ ora regolabile su ben dieci livelli. Nonch¨Ś, ovviamente, disinseribile, in modo da lasciare allĄŻHayabusa la possibilit¨¤ di tirare fuori tutta la sua maleducazione.
La piattaforma inerziale
ĄŞ ?La novit¨¤ principale sul fronte elettronico ¨¨ per¨° sicuramente la piattaforma inerziale a sei assi, che assieme al Suzuki Intelligent Riding System costituisce di fatto il sistema nevoso centrale del missile di Hamamatsu. Innumerevoli le regolazioni possibili per cucirsi la moto addosso: launch control, quickshifter e controllo del freno motore sono settabili su tre livelli, mentre lĄŻintervento dellĄŻanti-impennata ¨¨ impostabile addirittura su dieci stop. Non mancano ovviamente anche altri aiuti meno Ą°racingĄą ma ugualmente utili quando si ha a che fare con prestazioni cos¨Ź esagerate, come il cruise control, lĄŻAbs cornering, il istema di segnalazione delle frenate di emergenza e altri ancora. La Hayabusa ¨¨ anche la prima Suzuki a montare il limitatore di velocit¨¤, che permette di fissare la velocit¨¤ massima raggiungibile. Perch¨Ś farsi prendere la mano, qui, ¨¨ un attimo.
Telaio e pneumatici
ĄŞ ?Meno numerose le modifiche alla ciclistica. Il telaio, pur alleggerito di 700 grammi, rimane lo stesso doppio trave in alluminio della versione precedente, abbinato sospensioni Kayaba completamente regolabili e cerchi da 17 pollici. Curiosa ¨C e molto chiacchierata su forum e social network ¨C la scelta della misura dello pneumatico posteriore, un Bridgestone S22 190/50 (davanti cĄŻ¨¨ invece un 120/70). Firma Brembo, invece, per le pinze freno anteriori, due Stylema che mordono dischi da 320 mm, mentre al retrotreno Suzuki si affida a Nissin con un disco da 260 mm.
Una moto di peso
ĄŞ ?La posizione di guida subisce degli aggiustamenti, con i semimanubri che sono stati avvicinati alla sella di 12 mm per rendere la seduta meno Ą°distesaĄą e dunque pi¨´ confortevole. Il peso? La ĄŽBusa ¨¨ Ą°tantaĄą, comĄŻ¨¨ sempre stata, non solo nel look ma anche sulla bilancia. Con i suoi 264 chilogrammi a secco la velocista giapponese ¨¨ ben lontana dallĄŻessere una libellula, ma una perfetta distribuzione di 50-50 davanti e dietro aiuta a mitigare lĄŻeffetto dei trasferimenti di carico e dunque anche gli effetti collaterali di cotanta abbondanza.
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come ¨¨ fatto il motore
ĄŞ ?Arriviamo dunque al cuore dellĄŻHayabusa, quel quattro-in-linea che a dispetto di tutte le voci su turbocompressori e aumenti di cilindrata ¨¨ rimasto al suo posto quasi uguale a s¨Ś stesso. Quasi, appunto, perch¨Ś oltre che ai sistemi necessari al rispetto delle ultime normative anti-inquinamento, il muscoloso 1.340 cc d¨¤ il benvenuto ad una serie di accorgimenti che ne aumentano soprattutto la schiena ai bassi e medi regimi. Gli ingegneri di Hamamatsu sono intervenuti su distribuzione, corpo farfallato, pistoni e bielle, senza dimenticarsi di adeguare il circuito di lubrificazione per confermare ancora una volta uno dei punti di forza di questo propulsore: lĄŻaffidabilit¨¤. Non ¨¨ un caso che il quattro cilindri dellĄŻHayabusa sia una presenza fissa nelle corse di dragster, laddove i motori sono chiamati a sopportare aumenti di potenza al limite della follia.
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omologata euro 5
ĄŞ ?In questo caso, cio¨¨ quello dellĄŻHayabusa di serie, la potenza per¨° cala, almeno rispetto allĄŻultimo modello. I cavalli diventano 190 a 9.700 giri/min, con la coppia che pure scende a 150 newtometri a 7.000 giri. La Ą°colpaĄą ¨¨ ovviamente dellĄŻEuro 5, che ha costretto i produttori a fare i salti mortali per riuscire a mantenere potenze analoghe ai modelli precedenti partendo da una base tecnica pre-esistente. Nella consapevolezza della sostanziale impossibilit¨¤ di aumentare la cavalleria utilizzando lo stesso propulsore, ad Hamamatsu si sono dunque concentrati sullĄŻerogazione della potenza anzich¨Ś sul dato massimo della stessa, lavorando per rendere ancora pi¨´ godibile questĄŻunit¨¤ motrice gi¨¤ nota per il suo tiro taurino. Con il 2021, secondo quanto dichiarato, calano anche i consumi: sono 17.5 i chilometri percorsi con un litro di benzina, per unĄŻautonomia di circa 300 km grazie al grande serbatoio da 20 litri.
Suzuki Hayabusa 2021, PREZZO E DISPONIBILIT¨¤
ĄŞ ?Due le colorazioni disponibili: la tenebrosa nero/oro e lĄŻelegante argento/rosso, entrambe molto aggressive ed accattivanti. Il prezzo di listino ¨¨ di 19.390 euro, ma il catalogo accessori ¨¨ piuttosto fornito e consente di sbizzarrirsi sia nella direzione touring che in quella racing. Nella lista degli optional si annoverano infatti due diverse borse da serbatoio, un parabrezza maggiorato, le manopole riscaldabili e svariati elementi estetico-funzionali. Per chi desidera anche un poĄŻ pi¨´ di sound cĄŻ¨¨ la coppia di silenziatori Akrapovic, approntati dal produttore sloveno proprio per fare voce al possente quattro-in-linea.
Suzuki Hayabusa 2021, COME VA
ĄŞ ?Per farcela provare Suzuki ci ha invitato in pista, non certo lĄŻhabitat naturale per la grossa ĄŽBusa ma sicuramente il posto giusto per testare in tutta sicurezza le esuberanti doti di questa hyper-moto.Quasi paradossalmente, appena scesi tra i cordoli del tracciato di Vairano (Pavia) ci rendiamo conto di una cosa: lĄŻHayabusa ¨¨ davvero agile. Intendiamoci, non stiamo parlando di una pit bike, ma di una moto di oltre 260 chili a secco con un passo di 1.480 mm: non pu¨° fisicamente essere un riferimento assoluto di maneggevolezza, ma alla luce di ci¨° possiamo dire che la Suzukona dissimula ottimamente la sua generosa mole e lĄŻinterasse importante.
guida rotonda
ĄŞ ?Avete presente quella storiella sul calabrone che riesce a volare nonostante una conformazione inadatta al volo? Lasciando per un attimo da parte il non trascurabile fatto che scientificamente parlando si tratta di una bufala, sulla ĄŽBusa il discorso ¨¨ pi¨´ o meno lo stesso: a vederla non la si direbbe cos¨Ź divertente tra i cordoli, ma la realt¨¤ ¨¨ che riesce a digerire sorprendentemente bene anche quando il raggio delle curve si fa pi¨´ stretto. A patto di guidare rotondi e coordinare bene i movimenti del corpo, fidandosi di un avantreno granitico che grazie alle ottime Kayaba mostra qualche limite solamente quando si forza davvero un poĄŻ troppo. Inutile dire, in ogni caso, che ¨¨ nel misto (molto) veloce che questa Suzuki sa tirare fuori il meglio di s¨Ś, esibendo una grande stabilit¨¤ ed una protezione aerodinamica che consente al pilota di rimanere rinchiuso in una sorta di bolla dĄŻaria. Al di fuori della quale si scatena il finimondo!
come va il motore
ĄŞ ?Il re del palcoscenico ¨¨ sempre lui, il quattro cilindri da 1.340 cc. Fluidissimo e ricco di coppia, questo propulsore ha potenza da vendere per la pista, ma ¨¨ soprattutto in strada che se ne apprezza il grande vigore e la spinta da rimorchiatore. Il cambio, sulla Hayabusa, ¨¨ un oggetto quasi superfluo: qualunque sia la marcia inserita il suo propulsore la porta fuori dalle curve come una fionda, strappando le braccia al fortunato pilota (o malcapitato, dipende dai punti di vista). Al contempo, se non lo si provoca con la manetta, il quattro-in-linea Hamamatsu si lascia condurre quasi docilmente, nella totale assenza di vibrazioni. Nei trasferimenti autostradali e in extraurbano ¨¨ il compagno di viaggio perfetto, coadiuvato da una posizione di guida tutto sommato piuttosto comoda. Ma occhio ai consumi, perch¨Ś gli oltre 1.3 litri di cubatura hanno una discreta sete, forse pi¨´ di quanto non venga dichiarato nella scheda tecnica.
fa "solo" 299, che scatto!
ĄŞ ?Sfruttarne integralmente la potenza, sulle strade di tutti i giorni, ¨¨ praticamente impossibile. Giusto qualche dato, per rendere lĄŻidea: lo 0-100 ¨¨ coperto in appena 3.2 secondi, ma fanno ancora pi¨´ impressione i 6.9 secondi impiegati per raggiungere i 200 km/h. I duecinquanta sono sempre l¨Ź, alla portata di una manata di gas. La velocit¨¤ massima? Suzuki ha deciso di tenere fede al famoso accordo dei 299 km/h, limitando elettronicamente la punta velocistica di questo missile su due ruote, ma in compenso si ¨¨ fatta perdonare includendo il sistema di Launch Control, una vera chicca per gli smanettoni in cerca di emozioni forti. Le modalit¨¤ sono tre, in un crescendo di adrenalina: bisogna avere un poĄŻ di fegato e mettere da parte lĄŻistinto di conservazione, fidandosi ciecamente di unĄŻelettronica che ¨¨ chiamata ad imbrigliare una botta di 190 cavalli attraverso la combo di traction e anti-wheeling. Si tratta di tenere tutto aperto e lasciar fare, senza farsi intimidire da un motore che al livello tre ringhia a quota 8.000 giri. Rilasciando la frizione con decisione, senza togliere il gas o modulare... per essere proiettati alla velocit¨¤ della luce. Serve un poĄŻ di abitudine e una bella dose di fiducia, ma le sensazioni sono davvero uniche.
diritto all'ignoranza
ĄŞ ?Molto buona la frenata, con lĄŻimpianto anteriore Brembo che assicura decelerazioni mozzafiato, al contempo Ą°composteĄą, nonostante questa Suzuki non sia affatto un peso piuma. Se si esagera in curva cĄŻ¨¨ lĄŻAbs cornering che ci mette una pezza. Difetti? Il dato relativo alla potenza. Vogliamo sottolinearlo, ¨¨ proprio una questione squisitamente numerica, formale, perch¨Ś allĄŻatto pratico i 190 puledri sono tutti l¨Ź, sempre pronti a galoppare. Ma con le Superbike da 1000 cc ormai assestate sui 220 cavalli, la Hayabusa lĄŻavremmo voluta eccessiva, inutilmente eccessiva, anche sulla scheda tecnica. Avete presente quei giochi di carte che andavano di moda ventĄŻanni fa tra i ragazzini, in cui si confrontavano le caratteristiche dei veicoli? Ecco. La Hayabusa, per sua filosofia, deve poter essere la carta che ognuno di noi vorrebbe in mano quando viene chiamata la voce Ą°PotenzaĄą. Perch¨Ś se ¨¨ sacrosanto costruire anche moto Ą°intelligentiĄą, beh, lei ha il diritto e il dovere di rimanere ignorante.
Suzuki Hayabusa 2021, IN SINTESI
ĄŞ ?Il Falco ¨¨ tornato. La Hayabusa si ¨¨ evoluta, raffinata, ¨¨ diventata pi¨´ comoda e ancora pi¨´ godibile, ma ¨¨ rimasta lei. Anacronistica, nellĄŻepoca dellĄŻEuro 5 e dei limiti di velocit¨¤? S¨Ź, per fortuna! Anche se allĄŻoccorrenza ¨¨ anche in grado di comportarsi bene, attenendosi al galateo, a patto di tenere un poĄŻ sotto controllo la sua naturale propensione a farvi ritirare la patente. Peccato per quella manciata di cavalli in meno rispetto allĄŻantenata, che a livello puramente simbolico rappresenta - non possiamo nascondercelo - un poĄŻ un nervo scoperto per tutti gli appassionati di questo modello. Una moto che dei suoi numeri esagerati ha sempre fatto unĄŻautentica bandiera, anzi, una vera e propria ragion dĄŻessere.
Suzuki Hayabusa 2021, PREGI E DIFETTI
ĄŞ ?Pregi: ? sorprendentemente agile anche tra le curve, nonostante la mole importante, pur confermandosi un riferimento in termini di stabilit¨¤ alle alte velocit¨¤. Il motore ¨¨ godibilissimo, davvero il massimo per chi ama lĄŻerogazione dei quattro cilindri oversize.
Difetti: lĄŻelettronica ¨¨ un poĄŻ ruvida negli interventi: un lavoro di lima in questo senso sarebbe benvenuto. Peccato per i Ą°soliĄą 190 cavalli, un numero che ormai stona un poĄŻ sulla scheda tecnica di una moto esagerata come lĄŻHayabusa. Ma con lĄŻEuro 5 era difficile fare di meglio senza riprogettare completamente il propulsore
Scheda tecnica Suzuki Hayabusa 2021
ĄŞ ?Motore e cambio: Tipo motore: 4 cilindri in linea, 4 tempi.
Raffreddamento: a liquido.
Distribuzione: Dohc, 4 valvole per cilindro.
Alesaggio x Corsa: 81,0 mm x 65,0 mm.
Cilindrata: 1.340 cc.
Potenza massima: 190 cv a 9.700 giri/min.
Coppia massima: 150 Nm a 7.000 giri/min.
Rapporto di compressione: 12,5:1.
Omologazione: Euro 5.
Sistema di lubrificazione: Carter umido.
Cambio: sei velocit¨¤.
Consumi: 14,9 km/litro
Ciclistica e freni: Sospensione Ant.: Forcella Kayaba da 43 mm a steli rovesciati.
Sospensione Post.: forcellone posteriore con leveraggio.
Cannotto/ Avancorsa: 23Ąă 00ĄŻ/90 mm.
Freni Ant.: Doppio disco con pinze Brembo Stylema, dischi da 320 mm.
Freni Post.: Disco singolo con pinza Nissin e Abs.
Pneumatico Ant.: 120/70ZR17M/C (58W), tubeless.
Pneumatico Post.: 190/50ZR17M/C (73W), tubeless
Dimensioni e pesi: Lunghezza: 2.180 mm.
Larghezza: 735 mm.
Altezza: 1.165 mm.
Interasse: 1.480 mm.
Altezza da terra: 125 mm.
Altezza sella da terra: 800 mm.
Capacit¨¤ serbatoio benzina: 20 litri.
Peso in ordine di marcia: 264 kg.
Prezzo: da 19.300 euro
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