Negli anni Settanta la De Tomaso tent¨° lĄŻassalto anche al settore delle auto di lusso e Tom Tjaarda disegn¨° per la casa modenese la Deauville, una vettura che aveva lĄŻambizioso proposito di scalfire la supremazia di Jaguar e Mercedes. Il design ricordava molto quello della Jaguar XJ, non mancando di suscitare polemiche tra gli addetti ai lavori albionici, ma le soluzioni tecniche erano leggermente pi¨´ ardite con trazione posteriore, motore V8 a collocazione anteriore longitudinale, sospensioni a ruote indipendenti e freni a disco autoventilati. La motorizzazione poi risentiva dellĄŻimpronta sportiva della De Tomaso: era un V8 Ford capace di erogare 300 Cv, una potenza di gran lunga superiore alle Ą°rivaliĄą tedesche ed inglesi. Oltre al cambio manuale a cinque rapporti fu commercializzata una versione con cambio automatico a tre rapporti, ed il differenziale era autobloccante. Infine, grande cura fu riservata agli interni con sedili in velluto e plancia e cruscotto assemblati con materiali pregiatissimi. La fine della alleanza con la Ford, unita allĄŻimpossibilit¨¤ di importarla negli Usa per problemi di omologazione ed a prezzi troppo alti per la versione Ą°full optionalĄą tarparono le ali al successo commerciale della Deauville, che fu costruita in 244 esemplari fino al 1988. Tra questi spiccano un esemplare station wagon rimasto in uso ai De Tomaso ed una versione blindata prodotta in tre esemplari di cui uno in dotazione alla polizia di Stato.
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