Negli anni Sessanta l¡¯Alfa Romeo era in grande espansione e si preparava a tornare nel mercato delle auto compatte (vi mancava dai tempi della Giulietta) con un modello dai grandi volumi. A tal proposito venne costruita una nuova fabbrica, al sud. Mentre procedevano i lavori a Pomigliano d¡¯Arco, era giunto il momento di affidare il compito del design della prima Alfa a trazione anteriore. Era il 1967. La Italdesign formalmente non era ancora nata, per¨° mancavano pochi mesi. Il nome di Giorgetto Giugiaro era gi¨¤ sulla cresta dell¡¯onda. Quindi Giuseppe Luraghi, il presidente del Biscione, decise di assegnargli questo compito da far tremare i polsi. Pertanto l¡¯Alfasud fu la prima commessa per l¡¯azienda di Moncalieri. Un avvio col botto. Non fu facile. Le indicazioni impartite dal direttore tecnico Rudolf Hruska erano ferree: berlina a quattro porte lunga 390 cm, spazio per cinque persone o quattro molto comode e il bagagliaio (separato dall¡¯abitacolo) capace di ospitare quattro valigie in piedi. Giugiaro convinse l¡¯Alfa ad accettare la coda tronca, ormai un suo marchio di fabbrica, poi disegn¨° un cofano abbastanza lungo che ben si adattava al motore boxer. Nel complesso la vettura mantenne un aspetto sportivo, da vera Alfa. Missione compiuta.
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