L'attivazione del recettore della neurochinina 2 (NK2R) sarebbe in grado di ridurre il senso di fame, bruciare energia e migliorare la resistenza allĄŻinsulina
L'obesit¨¤ ¨¨ un problema sempre pi¨´ diffuso anche in Italia, con almeno 6 milioni di cittadini che ne soffrono secondo le stime pi¨´ recenti, pari al 10% della popolazione. Se guardiamo al mondo intero la stima ¨¨ di oltre 1 miliardo di persone che convivono con l'obesit¨¤. Le conseguenze dei chili in pi¨´ possono essere gravissime e anche per questo la scienza ¨¨ impegnata da anni nello studio e nel perfezionamento di farmaci per il trattamento dellĄŻobesit¨¤, dall'orlistat al liraglutide.
Questi approcci farmacologici, per¨°, si basano sui medicinali con ormone incretinico GLP-1, l'ormone che induce la secrezione di insulina da parte del pancreas. Se ¨¨ vero che le terapie attualmente esistenti sono in grado di migliorare la funzionalit¨¤ renale e di ridurre il rischio di eventi cardiaci, ¨¨ altrettanto vero che possono provocare effetti collaterali che spesso spingono chi li utilizza ¨¨ interrompere la loro assunzione.
La novit¨¤ sui farmaci anti-obesit¨¤
ĄŞ ?Una soluzione a questo problema potrebbe arrivare da un nuovo approccio che punta all'attivazione del recettore della neurochinina 2 (NK2R) e che, secondo alcuni studi recenti, sarebbe in grado di ridurre il senso di fame, bruciare energia e migliorare la resistenza allĄŻinsulina, senza provocare importanti effetti collaterali indesiderati.
L'incoraggiante risultato arriva dallĄŻUniversit¨¤ di Copenhagen, dove un team di ricercatori guidato Zach Gerhart-Hines, ha valutato lĄŻeffetto derivante dallĄŻattivazione del recettore della neurochinina 2 (NK2R) utilizzando un modello murino e riuscendo a identificare il gene tramite screening genetici.
"Sebbene le terapie basate su GLP-1 abbiano rivoluzionato lĄŻassistenza ai pazienti affetti da obesit¨¤ e diabete di tipo 2, dobbiamo sviluppare nuove strategie che sfruttino la capacit¨¤ del corpo di bruciare calorie, controllando al contempo lĄŻappetito", ha spiegato Gerhart-Hines nei risultati dello studio pubblicati sulla rivista Nature. Studi condotti su primati hanno dimostrato che lĄŻattivazione di NK2R ha ridotto il peso corporeo e invertito il diabete aumentando la sensibilit¨¤ allĄŻinsulina e abbassando i livelli di colesterolo, trigliceridi e zuccheri nel sangue.
"I benefici che abbiamo osservato si sono mantenuti stabili sia nei modelli murini che nei primati. Questo ¨¨ molto rassicurante", ha sottolineato Frederike Sass dellĄŻUniversit¨¤ di Copenaghen, coinvolto nello studio: "Il nostro lavoro potrebbe rappresentare la base per lo sviluppo di terapie farmacologiche di nuova generazione, pensate per offrire trattamenti pi¨´ efficaci e tollerabili per le persone in tutto il mondo che combattono con il peso in eccesso".
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