Raramente gli adulti sani manifestano i sintomi di una carenza di vitamina E, ma ¨¨ bene sapere come capirlo e come intervenire
La vitamina E ¨¨ una grande alleata per la nostra salute, un prezioso agente antiossidante e di importante supporto per la protezione delle membrane cellulari. Il fabbisogno giornaliero di vitamina E oscilla tra gli 8 e i 12 mg ed ¨¨ sufficiente seguire una dieta che includa alimenti di origine vegetale per dormire sonni tranquilli e non rischiare carenze.
Alcune particolari condizioni e patologie, per¨°, possono portare ad avere livelli troppo bassi di vitamina E e in quel caso ¨¨ necessario intervenire per integrare e scongiurare cos¨¬ il rischio, soprattutto in bambini e neonati, di sviluppare la fibrosi cistica o l'epatobiliare colestatica cronica.
Carenza di vitamina E, da cosa dipende?
¡ª ?Gli adulti sani possono contare su grandi riserve di vitamina E nel tessuto adiposo e raramente i livelli troppo bassi dipendono da una scorretta alimentazione. Quasi sempre a causarli sono problemi di malassorbimento dei grassi, condizioni come il morbo di Crohn o la fibrosi cistica o malattie ereditarie rare come l'abetalipoproteinemia e l'atassia.
Carenza di vitamina E, i sintomi
¡ª ?I sintomi principali del deficit di vitamina E sono una lieve anemia emolitica e i deficit neurologici aspecifici. Anche debolezza muscolare, problemi di coordinazione e intorpidimento e formicolii agli arti possono indicare una carenza di vitamina E, ma negli adulti sani ¨¨ piuttosto improbabile che accada.
In alcuni casi particolari anche la difficolt¨¤ nel mettere a fuoco gli oggetti pu¨° essere un sintomo di carenza di vitamina E, capace di indebolire i recettori della luce nella retina.?Pur trattandosi di casi rari, ¨¨ bene sapere che ¨¨ possibile verificare i livelli di vitamina E rivolgendosi al proprio medico curante e valutando con lui la possibilit¨¤ di svolgere analisi del sangue per fugare ogni dubbio e, in caso positivo, concordare insieme la necessit¨¤ di eventuali integratori o modifiche nella dieta.
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