Porsche 911 GT3 RS: come è fatta la sportiva estrema

La Porsche GT3 RS 2022, ultima nata della famiglia 911 basata sul recente pianale 992 con motore boxer da 4.000 cc evoluta in chiave racing, è figlia delle corse e sviluppata espressamente per l’utilizzo in circuito con un impiego vasto ed estremo di soluzioni aerodinamiche di ultima generazione

La Porsche con la nuova GT3 RS 2022 ha introdotto delle importanti innovazioni, risultato di un meticoloso studio sul motore, aerodinamica e telaio. Di seguito le principali novità tecnologiche in questi ambiti.

Porsche GT3 RS 2022: motore e trasmissione

Il motore che equipaggia la GT3 RS 2022 è un 4 litri aspirato capace d’erogare 525 Cv, omologato per l’utilizzo stradale. Le principali novità di questo propulsore riguardano la progettazione di nuovi alberi a camme e inediti sistemi d’aspirazione a farfalla singola e di raffreddamento che prevedono un radiatore centrale di grandi dimensioni, montato in posizione obliqua nella parte anteriore dell’auto. Grazie alla raffinata elettronica di bordo è possibile regolare l’erogazione del motore su tre modalità di guida: Normal, Sport e Track, permettendo di settare i singoli parametri dell’auto in base alle esigenze del pilota. L’unità cambio è il Porsche Doppelkupplung (Pdk) a sette rapporti, accorciati rispetto alla 911 GT3. Grazie a queste modifiche il 4 litri aspirato da 525 Cv è capace di prestazioni molto elevate, permettendo all’auto di raggiungere una velocità massima di 296 km/h e coprire lo scatto 0-100 km/h in 3,2 secondi.

Porsche GT3 RS 2022: l’aereodinamica

Per la GT3 RS i tecnici Porsche hanno effettuato degli approfonditi studi in campo aerodinamico, portando all’introduzione di diversi accorgimenti, garantendo 409 kg di deportanza a 200 km/h, che salgono a 860 kg a 285 km/h. Importante è l’introduzione di un alettone posteriore con attacco a collo di cigno, costituito da un elemento alare fisso e da un modulo superiore a regolazione idraulica. I tecnici tedeschi hanno posizionato l’alettone in un punto più alto rispetto al tetto della vettura, equipaggiandolo con due tecnologie provenienti dal modo del motorsport, ossia il Drag Reduction System (Drs) e l’Air Brake. Attraverso l’impiego del Drs, attivabile con un pulsante posto sul volante, lungo i rettilinei di un circuito il pilota ha la possibilità di ridurre la deportanza dell’auto, aumentandone la velocità. Quando è chiuso, il guidatore può beneficiare di una maggiore aderenza della vettura sull’asfalto, migliorando il controllo in curva. La funzione Air Brake si attiva nelle frenate di emergenza a velocità sostenuta, contribuendo insieme alla potenza del reparto frenante a rapide decelerazioni.

In aggiunta all’alettone, i tecnici Porsche hanno installato un ampio splitter che svolge la funzione di ripartire i flussi d’aria che scorrono sopra e sotto la vettura. Nella parte laterale della carrozzeria, sono presenti i sideblades che convogliano con precisione il flusso d'aria verso l'esterno, mentre l’aereazione del reparto frenante viene garantita da ampie feritoie poste sui parafanghi anteriori. L'aria calda proveniente dal radiatore posizionato centralmente defluisce da ampie prese d'aria poste nella parte bassa del cofano anteriore. I passaruota posteriori, al pari di quelli anteriori, dispongono di sideblades che ottimizzano i flussi d’aria. Al posteriore il diffusore s’ispira a quello della 911 GT3, ma con delle apposite modifiche.

Porsche GT3 RS 2022: sospensioni e differenziale

Lo studio sull’aerodinamica di Porsche GT3 RS 2022 ha richiesto una riprogettazione del reparto sospensivo. All’anteriore il giunto sferico del braccio longitudinale inferiore è stato posizionato più in basso sull'asse anteriore. Al retrotreno la sospensione multilink è modificata con un diverso carico delle molle.

Porsche GT3 RS 2022: freni e cerchi

I tecnici Porsche all’anteriore hanno installato dischi freno con diametro di 408 mm e uno spessore di 36 mm, morsi da pinze monoblocco in alluminio con sei pistoncini ciascuno. Come optional il cliente può acquistare freni carboceramici, che abbinano dischi da 410 mm sull'asse anteriore e una coppia da 390 mm al posteriore. I cerchi sono lega leggera, mentre i pneumatici, omologati per uso stradale, sono da 275/35 R 20 all'anteriore e 335/30 R21 al posteriore.