Fiorello ha salvato la vita di Luca Tommassini convincendolo a farsi visitare da un cardiologo. "Lavoro senza sosta da quando ho 11" ha raccontato il coreografo al Corriere della Sera. "Compiuti i 50 anni invece di rallentare ho aumentato le sfide, gli ultimi due anni sono stati incredibili, tra il tour mondiale con Laura Pausini e la trasmissione di Fiorello all'alba. Ho iniziato ad avere degli scompensi psico-fisici, ma non potevo fermarmi. Un giorno Fiorello che per me ¨¨ famiglia, mi mette una mano sul braccio, mi guarda e dice '¨¨ il cuore'".?
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?A quel punto le cose sono precipitate in fretta. L'amico Fiorello che "ci prende sempre" come ha detto Tommassini, gli ha subito prenotato la visita dal suo cardiologo. "E ci sono andato, altrimenti si arrabbiava. Il dottor Piergiorgio Bruno del Policlinico Gemelli di Roma ¨¨ stato meraviglioso. Mi ha salvato. Mi ha operato a Natale, perch¨¦ prima non riuscivo a prendermi del tempo".
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?Al Corriere della Sera ha raccontato di aver sofferto molto: "Ero tutto rotto davanti, piangevo urlavo" ma non ha voluto prendere il Fentanyl: "Ho visto troppi amici morti per il Fentanyl, io stesso ne sono dovuto uscire dopo un'operazione a Los Angeles, ne diventi subito dipendente. Lo stesso Prince aveva l'Aids ma ¨¨ morto per il Fentanyl, ¨¨ la droga peggiore perch¨¦ ¨¨ legale".
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