la? storia
Honda Cbr 600 e Cbr 650: l'evoluzione della specie
La Honda Cbr 600 ha rivoluzionato il mondo del motociclismo inventando una categoria che prima non cĄŻera e decretando di fatto la fine delle moto sportive da 750 cc. Abbiamo messo a confronto tre generazioni di Cbr, le 600 del 2001 e del 2011 e lĄŻultima arrivata, la nuovissima Cbr 650 R che ha il compito di portare avanti la gloriosa stirpe delle Honda Cbr di media cilindrata.?
la capostipite
ĄŞ ?La primissima Cbr 600 nasce nel 1987 e le linee guida del progetto sono chiare: 4 cilindri in linea, 16 valvole, 6 marce, carenatura integrale, peso contenuto. La prima Cbr stabilisce subito il record di potenza nella sua categoria: 85 cv a 11.000 giri, 185 kg di peso ed una velocit¨¤ di 225 km/h. Lo scopo era offrire ad un pubblico sempre pi¨´ esigente unĄŻalternativa alle maxi da 1.000 cc o alle racing replica da 750 cc. Una moto pi¨´ compatta, facile e divertente da guidare, senza per¨° rinunciare alle prestazioni e fruibile a 360 gradi. Il progetto Cbr 600 nasce gi¨¤ prevedendo uno step di aggiornamento ogni due anni, cos¨Ź da poter continuamente migliorare ed affinare la moto. Puntuale nel 1989, arriva un nuovo incremento di prestazioni grazie ad un albero motore e differenti mappature di accensione che regalano altri 8 Cv alla nuova moto e la rendono la pi¨´ potente e veloce 600 cc sul mercato.
LA RIVOLUZIONE
ĄŞ ?? il 1991 per¨°, quando per la prima volta, una moto da 600 cc, infrange il muro dei 100 Cv, mettendosi cosi in scia, e non solo metaforicamente, alle moto racing replica da 750 cc. La Cbr 600 viene completamente rivista e corretta: nuovi il telaio, il motore, le quote ciclistiche e pur rimanendo fedele a se stessa, e conservando unĄŻanima da "sport-tourer", la nuova moto ¨¨ in grado di sfidare le racing replica da 750 cc in pista, in virt¨´ di un rapporto peso-potenza e di un equilibrio generale da riferimento. Immediatamente protagonista nei campionati sport production, e in vetta per anni alle classifiche di vendita, la Cbr 600 F ottiene in breve un invidiabile palmares sportivo e diventa anche la prima vera maxi-moto apprezzata da moltissimi motociclisti. Il progetto iniziale, nasce cos¨Ź bene che la moto pur aggiornata ogni due anni nella forma, e guadagnando sospensioni regolabili, uno pneumatico posteriore pi¨´ grande, un nuovo disegno della carenatura laterale e della strumentazione, nuovi dischi freno anteriori leggermente pi¨´ grandi, resta per¨° invariata nella sostanza. Vengono introdotte anche nuove canalizzazioni per aumentare il flusso dĄŻaria ai carburatori e si guadagnano 500 giri motore ed un maggior vigore ai bassi regimi, ma la Cbr 600 F rimane invariata nellĄŻarchitettura di motore e telaio fino al 1999.
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ARRIVA LĄŻALLUMINIO
ĄŞ ?Alle soglie del nuovo millennio nasce la terza serie della Cbr 600 F. La concorrenza non ¨¨ rimasta a guardare e negli anni ha sfidato la regina della categoria con moto sempre pi¨´ moderne e performanti. La Honda ridisegna il telaio, che diventa ora in alluminio, il perno del forcellone ¨¨ ora infulcrato nel carter, si ottimizzano le masse sospese e quelle in rotazione, perdendo ben 10 kg rispetto al modello precedente e facendo fermare la bilancia sui 187 kg di peso. Il nuovo comparto sospensioni, con forcelle ora da 43 mm di diametro, completamente regolabili e le nuove quote ciclistiche, regalano alla nuova Cbr 600 ancor pi¨´ maneggevolezza di prima. Il motore, viene rinvigorito, aumentano alesaggio e corsa alla ricerca di una migliore curva di erogazione ai bassi regimi, mentre la potenza massima non si discosta molto da quella del modello precedente attestandosi sui 110 Cv.
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ARRIVA LĄŻINIEZIONE
ĄŞ ?Questa sar¨¤ anche la prima Cbr 600 ad abbandonare i carburatori e adottare il nuovo sistema di iniezione elettronica Pgm F1 nel 2001, anno in cui verr¨¤ effettuato un leggero restyling e presentata una novit¨¤. La Cbr 600 si sdoppia e viene declinata ora in due versioni, F, che mantiene la chiave con immobilizer, il cavalletto centrale, la sella in un solo pezzo, comoda anche per il passeggero e che strizza lĄŻocchio al turismo sportivo e la Sport, pensata per sfidare concorrenti sempre pi¨´ agguerrite nel campionato sport production, da poco divenuto Campionato Mondiale. Poche le modifiche tecniche fra le due: valvole doppie concentriche per la Sport, un dente in pi¨´ di corona, un disco frizione in meno. Pi¨´ visibili quelle estetiche, la Sport guadagna ora un codone dalle forme e dallĄŻaspetto racing, quasi monoposto, con la sella divisa in due parti e che relega il passeggero su uno strapuntino posto molto in alto rispetto al pilota. Le intenzioni di questa versione sono subito chiare, i risultati arrivano presto, quando con Sebastien Foret, la Cbr 600 F Sport vince il mondiale Supersport al suo debutto in pista. Non ha il motore pi¨´ potente, ma ¨¨ sicuramente la moto pi¨´ equilibrata in ossequio alle linee guida tracciate gi¨¤ dal primo progetto.
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LE CBR 600 F DIVENTANO DUE
ĄŞ ?Siamo nel 2003, da qui in avanti le Cbr 600 saranno due, la F oggetto di costanti migliorie che non ne stravolgono il carattere, mantiene fede la sua vocazione originaria di sport touring, e si rivolge a quella clientela che cerca una moto che permetta un utilizzo a 360 gradi, comoda anche in due. La Versione RR, che continuer¨¤ ad essere aggiornata, anche in maniera radicale, ogni due anni. Sar¨¤ lei ¨¨ la moto che parteciper¨¤ al mondiale Supersport, adatta a chi cerca una sportiva efficace e competitiva in pista. Se per la Cbr 600 F si mantiene fondamentalmente inalterato il modello dellĄŻanno precedente, la RR vede una vera e propria rivoluzione. La moto ¨¨ completamente nuova, le linee si ispirano alla RC 211 V che corre in MotoGP: sella, monoammortizzatore, forcellone posteriore, sono mutuati direttamente dai gran premi, lo scarico sottosella ¨¨ irresistibile, il baricentro ¨¨ stato ulteriormente abbassato. Sono 117,7 i Cv dichiarati a 13.000 giri/min. Il peso intanto scende a 169 kg, a secco, e la velocit¨¤ massima raggiunge i 262 km/h. Cos¨Ź, gi¨¤ nel 2003, la Cbr 600 RR conquister¨¤ il mondiale Supersport con Chris Vermeulen, per bissare poi nel 2004 con Karl Muggeridge.
VINCE IN PISTA
ĄŞ ?Il 2005 vede un nuovo radicale sviluppo per la Cbr 600 RR. Le moto che corrono nel mondiale devono essere derivate di serie, e per essere competitive e difendere i mondiali vinti dagli attacchi della agguerrita concorrenza, si sviluppano un nuovo telaio in alluminio, delle nuove forcelle a steli rovesciati e nuove pinze ad attacco radiale. Cresce anche il diametro dei dischi anteriori, mentre cala ancora il peso, grazie anche alle attenzioni poste dai progettisti allĄŻimpianto di scarico. La bilancia si ferma adesso sui 163 kg, a secco. Sempre 117 i Cv, ed un motore dellĄŻerogazione estremamente lineare, dai rapporti piuttosto lunghi, in ossequio allĄŻuso in pista. Lo stesso anno?S¨Śbastien Charpentier vince il mondiale Supersport sulla neonata Cbr 600 RR . Rimane ancora in commercio la versione F, che conta ancora su un buon numero di appassionati acquirenti che ne apprezzano le doti di comfort e di guida, in un segmento dove la concorrenza prevede quasi esclusivamente modelli racing.
LA MOTO DA BATTERE IN PISTA
ĄŞ ?Nel 2007, come ormai prassi, si rivede di nuovo lĄŻintera moto, sempre alla ricerca di leggerezza e guidabilit¨¤. Nuovo il telaio perimetrale in alluminio, pi¨´ leggero e compatto del precedente, nuovo anche il motore che eroga 119 Cv e pesa 2 kg in meno rispetto alla precedente unit¨¤. Viene ridotto lĄŻinterasse di 22 mm ed allungato il forcellone di 5 mm, alla ricerca di ancor pi¨´ reattivit¨¤ e trazione. Le sospensioni restano invariate, i freni potenziati, ma la novit¨¤ pi¨´ importante ¨¨ il nuovo ammortizzatore di sterzo elettronico Hesd, che equipaggia anche la sorella maggiore Fireblade. Intanto in pista la Cbr 600 RR di Kenan Sofuoglu si aggiudica il mondiale 2007, mentre nel 2008 sar¨¤ il turno di Andrew Pitt salire sul tetto del mondo con la Cbr.
ARRIVA LĄŻABS
ĄŞ ?Nel 2009, la moto rimane sostanzialmente invariata, anche se introduce una rivoluzione nel mondo delle moto supersportive, fa il suo trionfale ingresso lĄŻAbs. Gestito da una serie di centraline elettroniche il sistema prevede la frenata integrale ed il "Brake-by-Wire", sistema che riduce il beccheggio nelle frenate pi¨´ violente. Compaiono anche le pinze freno monoblocco ad attacco radiale. Le carene, invariate nelle forme, sono ora pi¨´ leggere, mentre il motore migliora lĄŻerogazione di coppia nella fascia fra gli 8.000 ed i 12.000 giri. Nel 2010, sono due gli importanti successi che raggiunge la Cbr 600 RR: il mondiale Supersport, con Kenan Sofuoglu ed il contratto con la Dorna che prevede lĄŻimpiego dei motori Honda di 600 cc per lĄŻimpiego come motore unico in Moto2. EĄŻ nel 2013 che arriva un nuovo e pi¨´ approfondito sviluppo della moto. La Cbr 600 RR cambia ancora, il nuovo telaio perimetrale in alluminio vanta nuove misure, la moto diventa ancor pi¨´ agile, anche il comparto sospensioni beneficia dellĄŻarrivo di una nuova forcella Showa a steli rovesciati, mentre il mono posteriore, completamente regolabile, continua a non essere ancorato alla parte superiore del telaio, e questo gli permette di lavorare indipendentemente dal forcellone, migliorando grip e maneggevolezza. Nuovi anche i dischi, in ossequio allĄŻimpiego nel mondiale Supersport, che richiede lĄŻimpiego di impianti frenanti di serie, i dischi anteriori diventano flottanti e da 310mm di diametro, quello posteriore da 220 mm e la pompa freno anteriore, radiale. I nuovi cerchi in alluminio a 12 razze, poi contribuiscono a contenere il peso, con il pieno di benzina in soli 186 kg. Ridisegnato il cupolino, che prevede unĄŻampia bocca per alimentare il sistema di induzione dĄŻaria D.A.I.S. Aggiornamenti interessano anche il sistema di iniezione elettronica Pgm-Dsfi, con lĄŻutilizzo della valvola Iacv, un sistema di regolazione dellĄŻaria gestito dal corpo farfallato. Il motore, che si attesta ora alla potenza di 120 Cv a 13.500 giri, risulta ora pi¨´ reattivo e pronto nella risposta del gas. Il 2014 sar¨¤ lĄŻanno in cui la Cbr 600 RR conquister¨¤ il suo ultimo mondiale Supersport con Michael van der Mark.
SI RITORNA ALLE ORIGINI E CRESCE LA CILIDRATA
ĄŞ ?EĄŻ il 2017, quando viene presentata la nuova Cbr 650 F. Una sorta di ritorno alle origini per una moto che perde le estremizzazioni delle sorelle RR e non ha pi¨´ come prerogativa i cordoli, anzi, si rivolge di nuovo a quei clienti che cercano una vera sport touring. LĄŻincremento di cilindrata, ora svincolato dai regolamenti dei campionati, va in questa direzione. Smussati gli spigoli delle versioni racing, la Cbr 650 F offre una guida fluida ed un erogazione lineare e progressiva fin dai 5.000 giri, poi se si cerca la verve sportiva, ¨¨ sufficiente avventurarsi verso i regimi pi¨´ alti per arrivare in fretta agli 11.000 della zona rossa. Sospensioni, frizione, motore, concorrono a mettere al primo posto fluidit¨¤ ed equilibrio di guida. Il nuovo motore da 649 cc, fornisce 91 Cv a 11.000 giri/min. e 64 Nm di coppia a 8.000 giri/min. Il peso si attesta sui 209 kg. Ed ecco che nel 2019, la Cbr 650, perde la F e guadagna una R. Questo gi¨¤ indica un cambio di direzione dei progettisti Honda. Una rivoluzione, soft, potremmo definirla, ma profonda nei contenuti. Il telaio in acciaio ¨¨ stato riprogettato, perdendo 1,9 kg di peso pur vantando nuove piastre del perno forcellone, ora forgiate, e rinforzi nella zona del cannotto di sterzo a tutto vantaggio di rigidezza e maneggevolezza. Il motore guadagna 5 Cv, aumenta anche la coppia, 64 Nm a 8.500 giri e il rapporto di compressione. Aumenta anche il diametro dei collettori di scarico e viene introdotta la frizione antisaltellamento e il controllo di trazione Hstc, disattivabile. La bilancia si ferma sui 207 kg in ordine di marcia, presente anche lĄŻAbs che sovraintende al funzionamento del nuovo impianto frenante e che sfoggia due dischi flottanti da 310 mm di diametro allĄŻanteriore e un disco da 240 mm fisso, al posteriore. Nuova anche la posizione di guida, pi¨´ sportiva della precedente F, ma comunque confortevole. Il motore ¨¨ fluido, lineare, spinge bene e con regolarit¨¤ fino ai 7.000 giri, da qui in poi inizia una rapida progressione verso gli 12.000 giri ed il limitatore. Nella guida ¨¨ sportiva, ma senza eccessi, esattamente come vuole la tradizione, la parola dĄŻordine ¨¨ equilibrio e sportivit¨¤.
SPORT E TOURING, LA NUOVA CBR 650 R
ĄŞ ?Si arriva cos¨Ź ai giorni nostri, con la nuova Cbr 650 R my 2022. La ricetta elaborata nel corso degli anni ¨¨ stata quella giusta. La moto, si presenta con nuovi mirati aggiornamenti che la rendono ancora pi¨´ efficace e divertente nella guida. Il motore di 650 cc, 4 cilindri in linea, bialbero, 16 valvole, raffreddato a liquido, eroga 95 Cv a 12.000 giri e dispone di una coppia massima di 63 Nm a 9.500 giri. Il cambio ¨¨ a sei marce e la frizione assistita ¨¨ completa di sistema antisaltellamento. Il telaio ¨¨ in acciaio con struttura a diamante, il forcellone posteriore ¨¨ in alluminio. Al posteriore troviamo un monoammortizzatore regolabile, allĄŻanteriore delle forcelle Showa Sff-Bp con steli rovesciati da 41 mm di diametro. In cerchi, entrambi in alluminio pressofuso, montano pneumatici 120/70 ZR 17 allĄŻanteriore e 180/55 ZR 17 al posteriore. LĄŻimpianto frenante conta su due dischi flottanti anteriori da 310 mm con pinza ad attacco radiale e su un disco posteriore fisso da 240 mm di diametro.
Il peso in ordine di marcia si attesta sui 207 kg, mentre la sella ¨¨ posta a 810 mm da terra. La capienza del serbatoio e di 15,4 litri di benzina. LĄŻelettronica di bordo prevede un Abs a due canali e il controllo di trazione Hstc. Chiudono il quadro le luci a Led e la completa strumentazione Lcd. Appena in sella, ci si rende conto di trovarsi su una Honda, tutto ¨¨ esattamente dove ci si aspetta che sia. Ottima lĄŻergonomia dei comandi, sempre buona la visibilit¨¤ della strumentazione Lcd. La posizione di guida ¨¨ comoda, il pilota si trova subito a proprio agio, corretta lĄŻangolazione delle gambe e buona anche la posizione dei semi manubri, che non costringono il pilota ad una posizione eccessivamente protesa in avanti. Anche il passeggero viene dignitosamente ospitato sulla porzione di sella dedicata con le pedane non troppo vicine al piano di seduta ed anche per lui la posizione risulta comoda. Su strada la nuova Cbr 650 R incarna alla perfezione lo spirito della prima Cbr 600: sportivit¨¤ e comfort, per un uso della moto a 360 gradi. Agile, reattiva e sempre prevedibile nella guida su strada, scende in piega sincera e con rapidit¨¤, se poi si varcano i 7.000 giri si avverte anche una spinta verso il limitatore che ci ricorda come la sigla Cbr indichi i modelli pi¨´ sportivi della gamma.?
Anche in pista, la Cbr 650 R sorprende per la facilit¨¤ e la sincerit¨¤ delle sue risposte. Spremendo tutti i suoi cavalli fra i cordoli emerge il suo carattere sportivo, una moto che sembra accompagnare il pilota alla ricerca della massima inclinazione o della staccata migliore. Non ¨¨ esplosiva, ma, piuttosto, una perfetta compagna di avventure su strada e fra i cordoli, riuscendo a divertire il neofita, cos¨Ź come lĄŻappassionato pi¨´ smaliziato. La risposta delle sospensioni non ¨¨ mai brusca, prediligono il comfort, ma non vanno particolarmente in crisi nellĄŻuso pi¨´ esasperato.?Ottima la frenata con un Abs mai troppo invasivo ed una potenza sempre gestibile, anche in pista. A distanza di 35 anni dal primo modello, la Honda ha saputo adeguare ed aggiornare costantemente la sua Cbr senza snaturare mai il concetto di moto a 360 gradi, divertente, facile da gestire e da portare al limite per tutti e sempre al passo con i tempi.
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