Una storia raccontata infinite volte che suona bene come sceneggiatura di un film, tuttavia non ¨¨ fondata nella realt¨¤. Secondo la leggenda, Sivocci fece dipingere di propria iniziativa il Quadrifoglio sulla vettura del 1923 come portafortuna e il fondo bianco era delimitato da un rombo, quattro lati per quattro piloti. Dopo l¡¯incidente mortale capitato proprio a Sivocci l¡¯8 settembre di quell¡¯anno a Monza, sempre la leggenda vuole che il rombo diventasse un triangolo per i tre piloti superstiti. Nulla di tutto ci¨°. Sorvolando sul fatto che alla Targa 1923 i piloti dell¡¯Alfa fossero cinque e non quattro, proprio in quella edizione le vetture ¡°montavano¡± il Quadrifoglio su fondi diversi: ad esempio Sivocci usava un rombo, Ascari un triangolo. Viene cos¨¬ a cadere l¡¯ipotesi ¡°romantica¡± del triangolo come omaggio al collega scomparso. E anche l¡¯idea che l¡¯invenzione del simbolo fosse intesa dal solo Sivocci come portafortuna, almeno non come motivo esclusivo. ? tutto molto pi¨´ prosaico: serviva qualcosa di molto visibile per identificare le auto da lontano, quindi le diverse forme geometriche grandi e bianche sulla carrozzeria rossa rispondevano bene allo scopo.
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