Nel 1986?un uragano si abbatte su uno dei campionati automobilistici pi¨´ seguiti del momento, il Mondiale rally. Il leggendario Gruppo B, che aveva notevolmente contribuito ad elevare la popolarit¨¤ della disciplina, viene bandito dalla Fia per via delle note tragedie che da qualche anno lo perseguitavano, e di conseguenza anche il Gruppo S che avrebbe dovuto rimpiazzarlo non partir¨¤ mai. Lancia Corse si ritrova cos¨¬ a dover interrompere lo sviluppo del prototipo Ecv2, ed a ripiegare su una vettura di serie prodotta in almeno 5.000 esemplari, dalla potenza inferiore ai 300 Cv. Occorre una soluzione veloce ma efficace, trovata ben presto dagli ingegneri torinesi: una Delta dotata della trazione integrale della Prisma 4X4 (aggiungendo un differenziale posteriore Torsen) e del 2.0 turbo della Thema. Nasce cos¨¬ la Delta 4WD, prima variante della compatta di Chivasso ad essere ufficialmente schierata nella massima categoria del rally (prima c'era la S4, ma era un prototipo che di "Delta" aveva solo nome e richiami estetici). Il propulsore ¨¨ in grado di erogare una potenza massima di 165 cavalli, mentre in overboost la coppia raggiunge i 285 Nm, numeri sufficienti a portarla da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi ed a spingerla fino a 208 km/h. La variante da competizione vanta invece una potenza massima di 265 cavalli, grazie ai margini di elaborazione concessi dal nuovo regolamento, e sa imporsi sin dal proprio debutto, nel 1987. Juha?Kankkunen, Biasion ed Al¨¦n si classificano rispettivamente primo, secondo e terzo nel Mondiale piloti, e naturalmente Lancia Corse si aggiudica contestualmente il titolo per i costruttori.?
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