In occasione dei Dacia Days 2023 abbiamo visitato lo stabilimento di Mioveni e la linea di produzione che ospiter¨¤ i prossimi modelli del marchio. Dal cambio di strategia all'offensiva nel segmento C: i piani della casa rumena per il futuro a medio termine
? il passaggio da low cost a?best value for money, a caratterizzare il cambio di strategia di Dacia, la casa rumena che, dopo aver tagliato il traguardo simbolico degli 8 milioni di veicoli venduti (a partire dal 2004) in un 2022 da record, con 573.800 immatricolazioni e un 6,8% in pi¨´ rispetto all'anno precedente, per il futuro a medio termine punta forte sul consolidamento e sulla crescita della nuova?visual identity?promossa nell'ambito della?Renaulution?avviata dal gruppo Renault. Un obiettivo ambizioso che, nei prossimi anni, verr¨¤ perseguito grazie all'espansione di una gamma particolarmente variegata, comprensiva di vetture?full hybrid (la Jogger), elettriche (la Spring) e alimentate a benzina o a Gpl, e al lavoro svolto all'interno degli stabilimenti di Mioveni, vicino a Pitesti, a 130 chilometri da Bucarest, in Romania, di Tangeri e di Casablanca, in Marocco. In occasione dei Dacia Days 2023 abbiamo avuto l'opportunit¨¤ di visitare il primo, vero e proprio cuore pulsante di un marchio che ha deciso di lanciare la propria offensiva nel segmento C.
produzione e programmazione
¡ª ?In ciascuno dei suoi stabilimenti, Dacia assembla una vettura?ogni cinquanta secondi, per un totale di 3.100 esemplari al giorno. In Romania, nello storico complesso industriale inaugurato nel 1968 e acquistato dal gruppo Renault nel 1999, la casa rumena produce la Duster (capofila con 214.057 unit¨¤ realizzate nel 2022), la?Sandero Stepway, la Logan e la Jogger. A partire dal secondo trimestre del 2024 la linea di produzione di quest'ultimo modello (inclusa la versione Hybrid 140) verr¨¤ trasferita a Tangeri, in Marocco, per evitare sovraccarichi in vista dell'avvento e della nuova generazione di Duster e allo sviluppo del nuovo Suv di segmento C, in arrivo sul mercato nel 2025, basato sul cosiddetto Bigster Concept. Il 2024 sar¨¤ anche l'anno in cui vedr¨¤ la luce l'evoluzione della Spring, mentre l'offensiva nel segmento C verr¨¤ rafforzata dopo il 2025 con l'entrata in produzione di altri due modelli?basati sulla piattaforma Cmf-B.
fra gpl ed elettrificazione
¡ª ?"In questa fase ci stiamo concentrando sull'offensiva nel segmento C e stiamo quindi sviluppando il nostro piano aziendale rimanendo fedeli ai nostri valori: fornire l'essenziale ai nostri clienti e offrire il miglior rapporto qualit¨¤-prezzo - ha commentato Denis Le Vot, amministratore delegato della casa rumena, a margine dell'evento -?A due anni dalla presentazione del piano strategico Renaulution, Dacia ha completato con successo la sua fase di radicale trasformazione rinnovando l'intera gamma, lanciando una nuova identit¨¤ di marca e rafforzando i suoi modelli elettrificati". A differenza della strategia improntata alla mobilit¨¤ elettrica annunciata da Luca De Meo, amministratore delegato e presidente di Renault, per il futuro della casa della Losanga, Dacia non sembra interessata a seguirne le orme. "Noi usiamo l'asset del gruppo, di cui facciamo parte - ha aggiunto il manager belga - Loro stanno testando l'idrogeno e dispongono di gigafactory. Noi, invece, puntiamo sull'accessibilit¨¤ alla mobilit¨¤". Al netto del possibile debutto, previsto tra il 2027 e il 2028, di una Sandero in versione full electric, infatti, la casa rumena intende proseguire anche con vetture dotate di motori ibridi, magari con l'utilizzo di carburanti sintetici e-fuel, o alimentate a Gpl. Il tutto con l'obiettivo di ridurre progressivamente la carbon footprint e, di conseguenza, le emissioni di anidride carbonica.
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storia e nuova identit¨¤
¡ª ?Dalla fondazione, avvenuta proprio a Mioveni, in Romania, nel 1966, con una denominazione dedicata al territorio e alle nazioni confinanti, all'avvento della Renaulution, passando per l'acquisizione del marchio, concretizzata nel 1999, da parte del gruppo Renault. La storia di Dacia, presente?in 44 Paesi di tutta Europa e del bacino mediterraneo, ¨¨ caratterizzata da una crescita costante che,?nell'aprile del 2023, ha portato l'azienda al secondo posto per vendite ai privati (con una quota dell'8,5%) nel Vecchio Continente e con 625 showroom?riprogettati esternamente per rispecchiare la nuova visual e?brand identity. Un collegamento fra il passato, il presente e il futuro di una realt¨¤ imprenditoriale che punta ad ampliare la propria gamma, attualmente basata su quattro?modelli chiave, Sandero, Spring, Duster e Jogger,?anche attraverso la fidelizzazione dei clienti e il debutto del Dacia Link, il nuovo emblema che ha accompagnato il marchio nella sua fase di crescita pi¨´ recente. Su questo fronte, peraltro, l'Italia rappresenta il secondo mercato alle spalle della Francia.
trasformazione in 24 ore
¡ª ?Per arrivare alla rivisitazione dell'intera gamma - con nuovi colori, pi¨´ modernit¨¤ e una filosofia basata sulla realizzazione di vetture essenziali, affidabili, semplici da gestire -, e al lancio del nuovo corso, avvenuto il 24 ottobre del 2022, a?Pitesti (dove, nel marzo del 2023, ¨¨ stato prodotto il 100.000esimo esemplare di Jogger), Tangeri e Casablanca ¨¨ stata effettuata una lunga fase di preparazione. Il tutto, poi, si ¨¨ concretizzato in appena ventiquattro ore, nell'ambito di un vero e proprio tour de force industriale. "Pensiamo che riuscire a lanciare la nuova identit¨¤ su tutta la gamma, in tre stabilimenti contemporaneamente, sia una novit¨¤ assoluta per l'industria automotive - ha sottolineato?Christophe Dridi, direttore Industriale della casa rumena -?Questo dimostra tutta la flessibilit¨¤ e l'agilit¨¤ di Dacia".?
eguaglianza, tecnologia e produttivit¨¤
¡ª ?Nello stabilimento rumeno, premiato in termini di produttivit¨¤ (pari 98,7% che vale il secondo posto assoluto in tutto il Renault Group) alla fine del 2022, in media un dipendente su tre ¨¨ una donna (a capo dello Stamping Department, l'area dove, in pochi minuti, vengono realizzati e "stampati" i componenti delle vetture, c'¨¨ l'ingegnere Alina Predescu), sono presenti telecamere, app per la segnalazione dei problemi e una Tv interna collegata con la Control room di Parigi. Stando ai dati forniti in occasione dell'ultimo censimento, effettuato il 31 dicembre del 2022, sono 10.500 i dipendenti che operano in loco e che si occupano dell'assemblaggio della carrozzeria, della meccanica e del telaio, dei pezzi di ricambio e della piattaforma logistica. Oltre ad esser stato ampliato e riammodernato, all'interno del sito (la cui superficie ¨¨ di 288 ettari, ndr) ¨¨ stata effettuata una riorganizzazione interna volta proprio al raggiungimento degli obiettivi futuri. Al momento la tecnologia e l'automatizzazione della linea di montaggio si attesta appena sopra il 70%. Il prossimo passo? "Raggiungere il 90% con il debutto di Bigster".
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