Capitolo finale sulle varianti, utili per spostare di volta in volta il focus su aspetti particolari. "La prima ¨¨ la panca inclinata, con schienale a 30-45¡ã, per incidere soprattutto su pettorale superiore e deltoidi anteriori". C¡¯¨¨ poi la panca declinata, orientata verso il basso di circa 30-45¡ã per coinvolgere di pi¨´ il petto basso e i deltoidi posteriori. "E ancora, la panca a presa stretta. Con gomiti attaccati al dorso in tutta l¡¯esecuzione, spostando l¡¯attenzione dell¡¯esercizio su spalle e tricipiti". Un¡¯altra strategia per variare ¨¨ la panca con manubri, che consente una maggiore attivazione dei muscoli stabilizzatori grazie alla libert¨¤ di movimento delle braccia. Infine, si pu¨° citare una modalit¨¤ di esecuzione pi¨´ complessa: "Con fasce elastiche o catene. Questa modalit¨¤ crea una resistenza variabile durante il movimento. Il carico ¨¨ quindi pi¨´ elevato nella fase iniziale, andr¨¤ a diminuire man mano e nello sticking point, il punto di ripartenza, ci sar¨¤ il peso minore, che aumenter¨¤ in maniera progressiva durante la spinta". In quest¡¯ultimo caso, si svilupper¨¤ una forza maggiore in fase di spinta, con un focus importante sui muscoli stabilizzatori.
? RIPRODUZIONE RISERVATA