Dal workout casalingo agli allenamenti compressi, passando per la riscoperta dellĄŻattivit¨¤ fisica allĄŻaria aperta. La pandemia ha portato nel mondo del training nuove abitudini ma anche vecchie pratiche rispolverate
"Io resto a casa". Una formula emblematica, per raccontare in maniera sintetica un momento critico. Con queste parole, lĄŻex premier Giuseppe Conte riassumeva il decreto del lockdown nazionale nella conferenza stampa del 9 marzo 2020. La pandemia avanzava, le preoccupazioni anche. Tra le tante chiusure imposte, quella dello sport e delle palestre. Da allora cambiamenti, nuove abitudini e vecchie pratiche rispolverate.
FASE 1 - Lo sport ¨¨ costretto a fermarsi, ma pensa gi¨¤ a come ripartire perch¨Ś il dinamismo ¨¨ nella sua natura. Niente palestre o allenamenti allĄŻaria aperta. La prospettiva cambia per tutti, lĄŻattivit¨¤ fisica diventa una mancanza anche per i pi¨´ pigri. Per farla restano le mura di casa e qualche vecchio attrezzo impolverato. Sul web e sui social si cercano le soluzioni. Si diffondono gli allenamenti on-line, organizzati per gruppi dagli istruttori delle palestre, ma anche da personal trainer per continuare a seguire i propri assistiti step by step. AllĄŻinizio il corpo libero ¨¨ la soluzione. Si riscoprono i push-up , si cercano appigli per darci dentro con le trazioni , gli squat e gli affondi si improvvisano in versione homemade, con carichi casalinghi (casse dĄŻacqua, per fare un esempio). Gli addominali non mancano mai e con il plank ed esercizi come il wall sit si comprende lĄŻimportanza dellĄŻ isometria . I modi per allenarsi ci sono. Chi si avvicina allĄŻattivit¨¤ fisica spinto dalla noia comincia con schede total body, fondamentali per sollecitare un corpo in letargo. I pi¨´ esperti le provano invece tutte per re-impostare i soliti lavori per gruppi muscolari.
FASE 2 - Nei mesi di chiusura, la routine si fa sedentaria. In casa si preparano workout, ma anche dolci e piatti ipercalorici per combattere la negativit¨¤ portata dalla pandemia. I fortunati hanno a disposizione tapis roulant e cyclette per Ą°bruciareĄą, ma qualche chilo di troppo arriva anche per i pi¨´ attenti. Per tornare al cardio e rimettersi in moto davvero, bisogna aspettare il dpcm del 26 aprile, che fissa al 4 maggio lĄŻinizio della seconda fase dellĄŻemergenza, accompagnata dallĄŻok per lĄŻattivit¨¤ motoria individuale allĄŻaperto. Accorgimenti? Uno soltanto, la distanza di sicurezza di almeno due metri da qualsiasi altra persona. Si riscopre allora il piacere della corsa al parco, esplode il beach running , si sale in bicicletta e si disegnano circuiti di allenamento outdoor per lavorare su tutto il corpo.
VERSO LĄŻESTATE - Altre tre settimane di attesa e tutto torna (quasi) come prima: il 25 maggio riaprono le palestre . Pensare a unĄŻestate normale non sembra un miraggio e si entra in sala pesi per prepararsi alla prova costume in una situazione anomala. Il tempo stringe, ogni sforzo va tarato e ottimizzato per lĄŻobiettivo da raggiungere. Insieme alle classiche attivit¨¤, per comprimere i tempi e abbinare la fase di Ą°massaĄą a quella di Ą°definizioneĄą i pi¨´ avanzati scelgono lĄŽallenamento in super set. Tecnica non adatta a tutti, consiste nellĄŻeseguire due (o pi¨´) esercizi in successione, con pausa solo al termine del secondo (o ultimo). Come procedere? Accoppiando movimenti con focus sullo stesso gruppo muscolare o su gruppi diversi.
UNA NUOVA CHIUSURA - La situazione si stabilizza, la bella stagione avanza e tramonta. A settembre la routine sembra quella di sempre, ma lĄŻaumento del numero dei contagi non lascia presagire nulla di buono. Dubbi, ipotesi, ultime chance. Il cerchio si chiude il 25 ottobre con il provvedimento del governo che mette di nuovo il lucchetto alle palestre, nel mirino delle discussioni gi¨¤ dalle settimane precedenti. Anche se il primo lockdown sembra un ricordo lontano, si retrocede ma non si riparte da zero. LĄŻattivit¨¤ fisica allĄŻaria aperta ¨¨ ancora permessa, lĄŻhomemade fitness conosciuto e apprezzato mesi prima non si abbandona. Almeno per ora.
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