Nba, lotta playoff: Utah vince e sorpassa i Lakers. Dallas continua a sperare

Mo Williams, di spalle, e Randy Foye festeggiano la vittoria importantissima di Utah su Golden State. Ap

Utah sorpassa i Lakers all'ottavo posto a Ovest che vale l'accesso ai playoff grazie al successo di prestigio sul campo di Golden State firmato da Mo Williams, migliore dei Jazz e autore della tripla decisiva a 13 secondi dalla fine. Alle loro spalle, Dallas resiste alla rimonta da -26 di Portland e resta aggrappata alla speranza aritmetica di un possibile aggancio. Un canestro di Conley e soprattutto due stoppate di Marc Gasol nell'ultimo minuto permettono a Memphis di evitare uno scivolone sul campo di Sacramento e continuare a inseguire il terzo posto della Western Conference di Denver. Il ritorno di Pierce e Garnett fa ripartire Boston dopo un periodo difficile, controllando senza patemi il match contro Washington. In coda a Est Cleveland batte Orlando, in coda a Ovest New Orleans vince a Phoenix.

Boston Celtics - Washington Wizards 107-96
Il ritorno di Pierce e Garnett dai rispettivi infortuni alla caviglia rialza Boston (40-37), che aveva perso tre delle ultime quattro partite e otto delle ultime undici. Contro Washington (39-48) l'ex Crawford non fa un granché per farsi rimpiangere ma è decisiva la difesa di Avery Bradley che imbavaglia John Wall dopo i suoi 10 punti nel primo quarto. I Wizards fanno valere la maggiore forza sotto i tabelloni con Okafor e Nenè quasi solo a rimbalzo, trovando il canestro al più con le triple di Webster più quelle di Price e Ariza dalla panchina. Troppo poco contro il 39/66 (59%) da due dei Celtics, costruito anche sui 21 punti in coppia dalla panchina di Randolph e Wilcox ma soprattutto sulla serata quasi perfetta di Brandon Bass, 20 punti con 9/12 al tiro. Senza bisogno di chiedere a Green più dei suoi 8 punti con 4 perse, la sola presenza di Pierce (assente da una gara) dà sicurezza a Boston, che in 24' raccoglie anche 12 punti (6/9) con 6 rimbalzi da Garnett, che di gare ne aveva saltate otto. I Celtics scappano con un break di 16-3 a inizio secondo tempo, tenendo a due canestri in otto minuti Washington e volando così 77-60 sulle spalle di Bradley, Bass e Pierce, cui si aggiunge poi anche Jason Terry: i Wizards, privi fino al termine della stagione di Beal, rientreranno al massimo a -10 a 4' dalla fine.
Boston: Bass 20 (9/12, 2/2 tl), Pierce 15, Wilcox 13, Garnett 12, Bradley 10. Rimbalzi: Randolph 7. Assist: tre con 5.
Washington: Wall 16 (8/17, 0/3), Price 15, Ariza 14, Webster 12, Seraphin 12. Rimbalzi: Okafor 9. Assist: Wall 10.

Cleveland Cavaliers - Orlando Magic 91-85
Per la prima volta nell'ultimo mese e mezzo Cleveland (24-52) mette in fila due successi, con cui ha chiuso la serie di dieci sconfitte di fila. Ci riesce solo in volata contro Orlando (19-59), che è solo mezza partita sopra i Bobcats col peggior record Nba, alla quinta sconfitta di fila, tredicesima su quattrordici e numero 45 nelle ultime 52 gare. Al di là del lavoro delle difese, nel 36.8% complessivo dal campo delle due squadre c'è molto della loro qualità attuale, coi Cavs che sparano a salve da due (25/72) e i Magic che rispondono con l'1/13 da oltre l'arco. Ne nascono una valanga di rimbalzi d'attacco, da una parte per Harris (5) che prosegue il momento d'oro con 26 punti, 16 rimbalzi e 11/16 da due, e per Vucevic (8) nella sua giornata da 21 punti e 21 rimbalzi; dall'altra per Thompson (8), che prosegue sulla scia dei 29 punti con 17 rimbalzi di venerdì contro Boston. Senza Waiters, Cleveland perde nel secondo quarto Miles per una gomitata in testa da Vucevic e ha solo 3/15 da Irving, ma basta comunque per vincere perché Gee imbavaglia Harkless a 3/12, Nicholson da 4/12 e dalla panchina ospite arrivano solo 10 punti con 2/15 al tiro, di cui 0/7 dell'ex trevigiano Moore. Proprio Moore sbaglia a 15'' dal termine la tripla del possibile -1 in un finale in cui Cleveland non riesce mai ad andare oltre i due possessi di vantaggio e Orlando non rientra mai veramente dopo il -1 a 5' dalla fine. Ai Magic mancavano ancora Nelson e Afflalo oltre alle assenze di lungo corso di Harrington, Turkoglu e Davis.
Cleveland: Gee 19 (4/6, 3/6, 2/2 tl), Thompson 15, Livingston 12. Rimbalzi: Thompson 16. Assist: Irving 10.
Orlando: Harris 26 (11/16, 0/3, 4/6 tl), Vucevic 21, Udrih 13. Rimbalzi: Vucevic 21. Assist: Vucevic e Udrih 6.

Sacramento Kings - Memphis Grizzlies 87-89
Due stoppate negli ultimi secondi di Marc Gasol permettono a Memphis (52-25) di schivare la buccia di banana Sacramento (27-50) e di raccogliere con qualche sofferenza il successo che migliora ulteriormente la miglior stagione nella storia della franchigia e consolida il quarto record provvisorio a Ovest, una lunghezza dietro ai Nuggets terzi e una davanti ai Clippers quinti. Il canestro della vittoria lo segna Mike Conley galleggiando a canestro area a 30" dalla fine per l'85-86 del sorpasso, dopo che i padroni di casa avevano firmato un 9-0 per rientrare dal -8, costruendo sugli errori di Prince (male, 1/5, meglio Pondexter al suo posto), Conley e Randolph (4/13) più due liberi sbagliati da Gasol il parziale dirmato da Thomas (18 punti e 8 assist) e un Cousins molto motivato, 22 punti e 9 rimbalzi al ritorno in quintetto. Messa con loro la testa avanti a 44" dalla fine e incassata la risposta di Conley, il migliore per distacco (25 punti con 9/14 in una gara da basse percentuali su entrambi i fronti), i Kings hanno di nuovo il pallone per il sorpasso ma a 17" dalla fine Cousins in entrata va nell'imbuto della coppia Prince-Gasol, con lo spagnolo che lo stoppa e il lungo dei californiani che lamenta un fallo. In lunetta ci va Pondexter per il +3, ricucito sul -1 dall'entrata di Thomas ed esteso di nuovo a +2 da un libero di Conley. Così sull'ultima rimessa Sacramento ha il possesso della vittoria, ma sul gioco a due Gasol resta contro Thornton a sette metri dal canestro e stoppa il suo tentativo di tripla. I Kings pagano la giornata da 35.8% al tiro, tra cui 1/7 Evans, trovando qualità dalla panchina con Douglas, Hayes e un Fredette da 13 punti in 15'. Memphis nelle ultime sei partite ha perso solo coi Lakers al fotofinish.
Sacramento: Cousins 22 (9/14, 0/1, 4/4 tl), Thomas 18, Douglas 14, Fredette 13. Rimbalzi: Cousins 9. Assist: Thomas 8.
Memphis: Conley 25 (7/12, 2/2, 5/6 tl), Pondexter 17, Gasol 15, Allen 10. Rimbalzi: Gasol 10. Assist: Conley e Gasol 4.

Golden State Warriors - Utah Jazz 90-97
Il colpaccio sul campo dei Warriors (44-33) frutta a Utah (41-37) il sorpasso all'ottavo posto a Ovest che vale l'accesso ai playoff, approfittando della sconfitta dei Lakers: adesso i Jazz hanno mezza partita di vantaggio sui gialloviola (stesso numero di sconfitte, una vittoria in più, quattro gare da giocare rispetto alle cinque dei californiani) con in più lo scontro diretto a favore. Utah ha il destino nelle proprie mani perché ha conquistato la quinta vittoria nelle ultime sette partite su un campo torrido, aggrappandosi alla grande giornata di Mo Williams, che ha firmato il successo con la tripla che ha chiuso i giochi a 13"4 dalla fine. Capaci di controllare il numero dei possessi grazie ai rimbalzi d'attacco (13) soprattutto di Favors (6), i Jazz si erano ritagliati due-tre possessi di vantaggio con un 8-0 firmato da Jefferson nella seconda metà del terzo quarto, consolidandolo tenendo i padroni di casa a un solo canestro in quattro minuti nel cuore del quarto periodo per il 78-88 a 5'22'' dalla fine. Con una rotazione di fatto a sette a sette, Golden State rientra fino all'88-91 a 2'34'' dal termine con due triple di Thompson e Curry, che in due fanno 6/12 da oltre l'arco ma anche 8 perse, e di fatto oltre a loro Golden State raccoglie quantità solo da Lee. Utah entra sul +3 nell'ultimo minuto, quando Mo Williams e Jefferson sbagliano l'allungo, ma sul ribaltamento anche Draymond Green è stoppato e sul rimbalzo Jack sbaglia la tripla contestata. Così i tempi sono maturi per la tripla del 90-96 di Mo Williams a 13"4 dal termine che sigilla il successo. Utah chiude con 11/25 da tre: tre triple a testa per Mo Williams e Hayward, due di Foye e Tinsley. Golden State era reduce da tre successi di fila e cinque nelle ultime sette partite, ma mantiene un successo di vantaggio su Houston per il sesto posto a Ovest, con cinque gare ancora da giocare.
Golden State: Curry 22 (4/10, 4/9, 2/2 tl), Lee 21, Thompson 20. Rimbalzi: Lee 13. Assist: Jack 6.
Utah: Mo Williams 25 (8/13, 3/6), Jefferson 19, Hayward 13, Favors 12, Millsap 11. Rimbalzi: Favors 13. Assist: Hayward 6.

Phoenix Suns - New Orleans Hornets 92-95
La sfida tra le due peggiori squadre a Ovest serve a New Orleans (27-50) per interrompere una serie di 8 sconfitte esterne di fila, affossando Phoenix (23-54) al triste record franchigia di 7 k.o. interni consecutivi. Il finale in volata non rende merito al controllo avuto sulla partita dagli Hornets, al quinto successo in nove gara, che si mettono alle spalle gli urlacci tra Monty Williams ed Eric Gordon, in estate a un passo dai Suns, che chiude la partita con 6 assist e 7/8 ai liberi per rimpinguare il bottino. I numeri migliori sono quelli di un Anthony Davis da 20 punti e a sua volta produttivo dalla lunetta, con gli ospiti più incisivi a rimbalzo per mascherare le basse percentuali, in particolare con Anderson (5 in attacco). E' proprio un rimbalzo d'attacco di Anderson più un viaggio in lunetta di davis a riallontanare Phoenix quando era tornata sull'82-85 a 3'03" dal termine, completando un inseguimento - firmato da 8 punti di Markieff Morris - dal 65-81 a 9' dalla fine, cui era sprofondata imbarcando un 13-3 a cavallo rta un terzo quarto da 35-19 e l'inizio del quarto periodo. Per l'ex Robin Lopez, giornata da 3/10 al tiro. Michael Beasley in compenso fa 1/11, per i Suns è la sconfitta numero 15 in 17 partite.
Phoenix: Mark.Morris 18 (4/8, 2/2, 4/4 tl), Scola 17, Dudley 15, Dragic 11. Rimbalzi: Scola 10. Assist: Dragic 8.
New Orleans: Davis 20 (6/10, 8/8 tl), Gordon e Anderson 17, Vasquez 10. Rimbalzi: Aminu e Anderson 10. Assist: Vasquez 7.

Portland Trail Blazers - Dallas Mavericks 91-96
Dallas (38-39) rischia nel finale il ritorno sorprendente di Portland (33-44) dal -26, trascinato dal massimo in carriera del rookie Will Barton, in una giornata da 22 punti, 13 rimbalzi e 6 assist. I suoi 12 punti nel quarto periodo, quando in campo ci sono tutte le riserve casalinghe più Lillard in regia, servono a tornare fino a -3, ma non a interrompere una serie che tocca le otto sconfitte di fila. I Mavs, ancora col lumicino della speranza playoff lasciata aperta dalla matematica, a due vittorie e mezzo di distanza da Utah con cinque partite ancora da giocare, si godono il masimo stagionale da 26 punti di Kaman con 11 rimbalzi, di cui 6 in attacco, ed è col controllo dei tabelloni che i texani (ancora senza Brand) mettono le mani su un match in cui entrambe le squadre sparano a salve (7/35 da due in coppia) ma in cui né Mayo (3/12) né Nowitzki (6 punti con 2/7) riescono a incidere sulla partita. Sul 53-79 con una tripla di Carter sul finire del terzo quarto, i Blazers senza due titolari come Batum (dolorante alla spalla destra) e Matthews (uscito nel secondo quarto per una distorsione alla caviglia) tornano dal 53-79 all'83-88 a 4' dalla fine. Li ricacciano indietro Mayo e un Marion in giornata da 10/14 al tiro. Con Maynor i padroni di casa tornano 91-91 a 39" dal termine e hanno con Lillard il pallone del pareggio: il play (6/19 con 0/5 da tre) sbaglia a 6"9 dal termine l'entrata del -1, così Marion sigilla il +5 finale.
Portland: Barton 22 (7/9, 0/2, 8/9 tl), Aldridge 18, Lillard 15, Babbitt 10. Rimbalzi: Barton 13. Assist: Maynor e Barton 6.
Dallas: Kaman 26 (12/21, 2/2 tl), Marion 20, Carter 14, Wright 12. Rimbalzi: Kaman 11. Assist: Mayo 7.