Nba, Bryant trascina i Lakers
Houston fa piangere Dallas

I Lakers battono Atlanta con un canestro di Kobe Bryant (LEGGI LA SCHEDA) a 9'' dalla fine e per la prima volta dopo più di due mesi tornano al .500 di record. Non basta ancora per la corsa playoff, dove Houston ottava a Ovest elimina di fatto Dallas stravincendo il derby del Texas con un super Parsons. Memphis torna al successo su Orlando e San Antonio travolge Detroit, pur senza la stella Parker. Washington batte Philadelphia col gran finale di John Wall, mentre Sacramento ha vita facile su Charlotte.

Washington Wizards-Philadelphia 76ers 90-87
A 4'' dalla fine John Wall, dopo essere passato sul blocco di Nenè, resta contro Wright, fa un passo indietro e scocca il tiro del successo per Washington, all'ottava vittoria nelle ultime dodici partite. Sulla sirena ancora Dorell Wright, il migliore dei suoi, ha la tripla dell'overtime ma finisce sul ferro e una Philadelphia da 38,8% al tiro si arrende all'ottava sconfitta in nove gare. I Wizards mandano cinque giocatori in doppia cifra, ognuno con un ruolo importante nella vittoria: tre triple per Webster, due di Beal, Okafor domina a rimbalzo, Nenè mette insieme 15 punti e 9 rimbalzi mentre l'mvp Wall chiude con 7/10 e 6 assist. È con lui che, subito dopo l'uscita di Bradley Beal per una distorsione alla caviglia, Washington ribalta una situazione che vedeva gli ospiti avanti 84-87 buttando via la palla del +15. Qui Wall segna un jumper, poi dopo l'errore di Holiday (2/12 da due e 2/7 da tre) aggiunge due tiri liberi, poi stoppa Turner. Sul +1 Webster sbaglia la tripla, il rimbalzo in attacco di Nenè dà un'opportunità in più a Washington ed è qui che Wall insacca il 90-87. Ancora senza Nick Young per una distorsione alla caviglia, Philadelphia era tornata in partita tenendo Washington senza segnare per cinque minuti nel quarto periodo con un break di 11-0.

Washington: Webster 16 (1/5, 3/5, 5/5 tl), Wall 16 (7/10, 0/1, 2/2 tl), Nenè 15, Beal 14, Okafor 12. Rimbalzi: Okafor 16. Assist: Wall 6.
Philadelphia: Wright 15 (2/4, 3/6, 2/2 tl), T.Young Hawes e Holiday 14, Turner 11. Rimbalzi: Hawes 11. Assist: Holiday 6.

Orlando Magic-Memphis Grizzlies 82-108
Ai Grizzlies basta restare in Florida per tornare al successo, dopo la sconfitta di Miami che ha posto fine alla striscia di 8 vinte di fila. A Orlando, anche senza Randolph "scavigliato" venerdì e perdendo il suo sostituto in quintetto Arthur nel secondo quarto, Memphis chiude i giochi molto presto. Chiuderà col 53% al tiro, 11/24 da tre e tutti e dodici i suoi uomini a segno, con Gasol in versione assistman (11) e tre triple di Pondexter. Praticamente non si comincia neanche e al riposo i Grizzlies sono già avanti 60-35 approfittando dello 0/8 da tre dei Magic a metà partita, toccando poi il +32 a inizio ripresa. Perse 31 partite nelle ultime 35 e ancora senza il leader Jameer Nelson, Orlando chiude col 39,7% al tiro, tradita da Harris (3/14 con 0/5 da tre) che era stato la sorpresa sin dal suo arrivo dal mercato di febbraio.

Orlando: Nicholson 12 (4/6, 4/4 tl), Moore 12 (4/10, 4/4 tl), Afflalo (2/3, 0/3, 8/8 tl), Harkless 11. Rimbalzi: Harkless 6. Assist: Moore 6.
Memphis: Prince 14 (4/9, 2/3), Conley e Allen 13, Gasol e Pondexter 12, Davis 10. Rimbalzi: Davis 10. Assist: Gasol 11.

Sacramento Kings-Charlotte Bobcats 119-83
Erano sette anni che Sacramento non portava a casa un successo così largo, dopo che il divario nel quarto periodo aveva toccato anche i 43 punti. In una giornata da 36,4% al tiro, Charlotte è lasciata a piedi dal 43-19 di parziale del terzo quarto e in particolare dai 32 punti nei quarti centrali, quando resta senza canestri dal campo per otto minuti a cavallo del riposo: è qui che i Kings costruiscono il parziale di 19-0 della prima spallata alla partita sul 64-40. La seconda la dà l'uomo della partita John Salmons, che segna 19 dei suoi 22 punti nel giro di poco più di quattro minuti da metà terzo quarto in poi, dilagando sul 95-54 quando manca 1'40'' prima di entrare nell'ultimo periodo. I Bobcats sono traditi dalla panchina, da cui McRoberts esce con un 3/12 e l'abitualmente prolifica coppia Sessions-Gordon si ferma a 1/10 in coppia. Sacramento domina anche a rimbalzo soprattutto col lavoro di Hayes e Thompson oltre a Cousins.

Sacramento: Salmons 22 (1/3, 5/10, 5/5 tl), Thornton e Thompson 18, Cousins 14, Evans 13, Thomas 10. Rimbalzi: Thompson 7. Assist: Thomas 7.
Charlotte: Mullens e Henderson 12, Walker 11, Kidd-Gilchrist 10. Rimbalzi: Kidd-Gilchrist e McRoberts 6. Assist: Walker 6.

Houston Rockets-Dallas Mavericks 136-103
Con un super ritorno dal riposo, Houston elimina di fatto Dallas dalla corsa playoff, allontanandola a sei vittorie di distanza dall'ottava posizione occupata proprio dai Rockets. L'eroe di giornata non è stavolta un Harden da quattro triple o un Lin da 7/10 da due ma un Parsons da annali, che chiude con 12/13 al tiro e una sola tripla sbagliata nel finale, alimentando l'incredibile giornata di Houston da 32/46 da due, oltre al 13/34 da tre e ai 33 falli subìti (con 40 liberi tirati). Sono i frutti del gioco in campo aperto reso possibile dalle 18 perse di Dallas, tra cui 4 di Carter e 3 di un Nowitzki in ombra, da 8 punti con 2/8 in 27'. I Mavs tengono tutto il primo tempo, poi al ritorno dal riposo restano cinque minuti senza segnare e imbarcano il 15-0 dei padroni di casa, che poi non si fermano più e toccheranno anche li +37 nel quarto periodo: tra gli 8 Rockets sopra gli 8 punti segnati ci sono anche Motiejunas ancora titolare (8 punti e 8 rimbalzi) e Thomas Robinson finalmente a suo agio (10 punti e 8 rimbalzi). Dallas ha avuto pochissimo anche da Kaman (6 punti in 13'), Collison (5 in 18') e Brand (0 in 17').

Houston: Parsons 32 (6/6, 6/7, 2/2 tl), Lin e Harden 21, Asik e Robinson 10. Rimbalzi: Asik 10. Assist: Lin 9.
Dallas: Mayo 18 (3/6, 3/3, 3/4 tl), Marion 14, Wright e Carter 12, M.James 11. Rimbalzi: Marion 8. Assist: Nowitzki e Mayo 4.

San Antonio Spurs-Detroit Pistons 114-75
Senza Tony Parker per un mese, dopo la distorsione alla caviglia di venerdì scorso, l'ottava vittoria nelle ultime dieci gare arriva non accorgendosi neppure dell'assenza del play francese. La partita non ha storia (un solo intermedio per rendere l'idea: 53-33 a tre minuti dal riposo) perché i Pistons implodono in una giornata da 28/86 al tiro (32,6%!) e 19 perse, di cui 4 di Bynum (in 11'!) e Monroe, con il 3/14 al tiro di Knight, 3/10 di Singler e lo 0/5 di Stuckey. Per sostituire Parker, Popovich ha usato un “play a tre teste” con Cory Joseph titolare (8 punti e 4 assist) a dividersi la regia con Mills e De Colo, anche se il gioco è passato molto in realtà dai registi occulti di sempre come Ginobili, Duncan e Jackson. Oltre a Parker erano assenti anche Boris Diaw da una parte e Andre Drummond dall'altra.

San Antonio: Ginobili 17 (3/4, 3/4, 2/2 tl), Duncan e Green 16, Leonard 14. Rimbalzi: Duncan 11. Assist: Jackson e Duncan 6.
Detroit: Monroe 16 (6/13, 4/4 tl), Calderon 14, Villanueva e Jerebko 10. Rimbalzi: Villanueva 10. Assist: Knight 6.

Los Angeles Lakers-Atlanta Hawks 99-98
Era dal 1° gennaio, quando caddero contro Philadelphia, che i Lakers erano sotto il .500 di record. Tornano ad affacciarsi a un bilancio quantomeno in parità tra vittorie e sconfitte, sperando sia il viatico per tornare ad averlo vincente, battendo al fotofinish gli Hawks quarti a Est e così tenendo il passo dei Rockets, ottavi a Ovest e lontani due vittorie e mezzo. Decide un canestro di Kobe Bryant che a 9'' dalla fine con la palla in mano resta lontano da canestro contro Horford, lo attacca, arriva fino in fondo ma qui trova il muro di Josh Smith con le braccia alte: Kobe, che segna nel quarto periodo 11 dei suoi 34 punti, lo supera appoggiando al tabellone per il cesto del 99-98. Dall'altra parte Atlanta ha il pallone per vincere, Smith viene pescato sotto canestro ma World Peace ne disturba la ricezione, l'aiuto di Howard lo chiude sotto il ferro, costringendolo a uno scarico frettoloso e poco lucido che viene intercettato da Blake. Alla quinta di sei trasferte di fila, per gli ospiti è la seconda sconfitta di fila dopo una serie di sei vittorie su sette partite. Pur sbagliando tutti i suoi sei liberi, Smith è comunque il migliore dei suoi con 19 punti, 7 assist e 7 rimbalzi, insieme ai 24 di Horford, mentre 6 delle 8 triple Hawks siano arrivate dalla panca (3 con Harris). È anche così che i Lakers buttano via il 67-51 di margine a metà terzo quarto, oltre a una sciagurata gestione della palla da 21 perse, 5 a testa per le tre stelle Howard, Nash e Bryant. Teague non è in giornata (3/13) ma segna 6 degli ultimi 8 punti dei suoi, ma dall'altra parte c'è Kobe che ne fa altrettanti, partendo con una super schiacciata che a 2'17'' dalla fine taglia in due la difesa e chiudendo col canestro decisivo che vale il quinto successo nelle ultime sei partite dei gialloviola in rimonta, che però domani devono andare nientemeno che a Oklahoma City.

LA Lakers: Bryant 34 (11/22, 2/5, 6/8 tl), Nash 15, World Peace 13, Howard 11, Jamison 10. Rimbalzi: Howard 15. Assist: Nash 10.
Atlanta: Horford 24 (12/20), Smith 19, Korver e Harris 16. Rimbalzi: Petro 8. Assist: Smith 7.