In oltre 30 anni di Formula 1, la Sauber ¨¨ stata tutto e il contrario di tutto: team ufficiale di un grande costruttore, ma anche piccola squadra indipendente in difficolt¨¤ finanziarie in grado di scoprire giovani talenti. Nel 2025 il nome Stake e dal 2026 un nuovo destino in vista
Pi¨´ di 500 gare all¡¯attivo, una sola vittoria in Formula 1 ma una capacit¨¤ senza eguali di sapersi reinventare, cambiare pelle con il passare degli anni e superare le crisi per resistere nell¡¯Olimpo dell¡¯automobilismo. Nessuno sa farlo meglio della Sauber, che in 30 anni di militanza nel paddock dei GP ha corso come scuderia indipendente, si ¨¨ avvicinata a un grande costruttore (prima Mercedes e poi Ferrari), ha vissuto una piccola parentesi da team ufficiale (Bmw), portato il nome di un¡¯altra storica casa automobilistica (Alfa Romeo) e adesso attende speranzosa il prossimo capitolo di un futuro che si preannuncia roseo (con Audi). Un camaleonte delle corse che per¨° non ha rinunciato alla propria identit¨¤ e che dal piccolo comune svizzero di Hinwil, 11 mila abitanti nel cantone di Zurigo, ¨¨ arrivato sui circuiti pi¨´ iconici del mondo.?
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IL DEBUTTO IN F1
¡ª ?Fondato da Peter Sauber nel 1970, il team muove i primi passi nelle cronoscalate in Svizzera per approdare in relativamente poco tempo alla 24 Ore di Le Mans e al campionato di Formula 2. Le prime grandi affermazioni arrivano alla fine degli Anni ¡¯80 in compartecipazione con la Mercedes: la C9 e la C11 (guidata tra gli altri anche da un giovanissimo Michael Schumacher) dominano la 24 Ore di Le Mans 1989 e i Mondiali Sport Prototipi ¡®89 e ¡¯90. ? sulla scia dei successi endurance e della proficua collaborazione con la casa di Stoccarda, che la Sauber decide di tentare il grande salto in Formula 1: il debutto arriva nel 1993 con la Sauber C12, che ha una Stella a tre punte sulle fiancate e che centra i primi punti gi¨¤ nella gara d¡¯esordio, grazie al quinto posto del finlandese JJ Letho. Ai piazzamenti d'alta classifica si alternano per¨° anche tanti ritiri e il trend prosegue invariato anche nella stagione successiva.?
I MOTORI FERRARI
¡ª ?Nel 1995 la Mercedes sposa il progetto McLaren e la Sauber ripiega dunque sui motori Ford, grazie i quali arrivano anche i primi podi: con Heinz-Harald Frentzen nel GP Italia ¡¯95 e con Johnny Herbert nel rocambolesco GP Monaco ¡¯96. Terminata la partnership con il colosso americano, ¨¨ a partire dal 1997 che la scuderia svizzera instaura un lunghissimo rapporto ¨C che dura ancora oggi ¨C con la Ferrari. In questa fase il Cavallino resta per¨° dietro le quinte anche per l¡¯accordo di sponsorizzazione tra il team e l¡¯azienda petrolifera malese statale Petronas, che si impegna a rinominare i propulsori di Maranello. La Sauber-Petronas negli anni si consolida come presenza fissa a centro gruppo ottenendo ancora qualche sparuta apparizione sul podio (Herbert a Budapest ¡¯97, Alesi a Spa ¡¯98, Heidfeld a Interlagos ¡¯01). Nei primi anni 2000, poi, la squadra si specializza nel lanciare alcuni giovani talenti che sarebbero stati protagonisti in Formula 1: nel 2001 schiera Kimi Raikkonen, mentre l¡¯anno successivo ¨¨ Felipe Massa a muovere con il team i suoi primi passi tra i grandi dell¡¯automobilismo.?
IL TEAM UFFICIALE BMW
¡ª ?Nel 2006, una nuova svolta epocale. La Bmw guidata dall¡¯ingegnere tedesco Mario Theissen, dopo aver sfidato la Ferrari di Schumacher da motorista insieme alla Williams, decide di entrare in prima persona in F1 con un proprio team. La casa bavarese acquista da Peter Sauber le quote della scuderia pur mantenendo un riferimento al nome originario: nasce cos¨¬ la Bmw-Sauber. Gi¨¤ nell¡¯anno d¡¯esordio arrivano due terzi posti con Nick Heidfeld e Robert Kubica (rispettivamente nei GP Ungheria e Italia 2006), ma ¨¨ nel 2007 che arriva il miglior risultato del team, in grado di chiudere al secondo posto della classifica Costruttori in seguito alla squalifica della McLaren-Mercedes per il caso ¡°Spy Story¡±. La Bmw-Sauber ¨¨ ormai una realt¨¤ di alta classifica, tanto che,?nel 2008, arrivano il record di punti e la prima e per il momento unica vittoria, conquistata da Kubica a Montreal. Il cambio dei regolamenti, nel 2009, ¨¨ per¨° un colpo durissimo: la F1.09 non ¨¨ per niente competitiva, chiude al sesto posto Costruttori e spinge la Bmw a lasciare in fretta e furia il paddock dei GP vendendo di nuovo le quote del team a Peter Sauber.?
LA CRISI E IL DECLINO
¡ª ?Il 2010 ¨¨ un anno difficilissimo, specie perch¨¦ la Sauber si ritrova praticamente senza sponsor e con una macchina, la C29, basata sui progetti Bmw ma adattata in poco tempo al motore e al cambio Ferrari. Anche la stagione successiva si rivela molto complicata, mentre ¨¨ nel 2012 che, quasi a sorpresa, la scuderia rialza la testa: la C31 si rivela infatti una macchina veloce e particolarmente gentile con le nuove gomme Pirelli, e alla fine arrivano ben quattro podi (due secondi e un terzo posto con un giovane Sergio Perez in prestito dalla Ferrari e un terzo piazzamento anche con Kamui Kobayashi) e la sesta posizione tra i Costruttori. ? un successo estemporaneo, anzi gli anni peggiori devono ancora venire: dopo un discreto 2013 chiuso al settimo posto nella classifica a squadre, la Sauber sprofonda in una crisi tecnica ed economica dopo il passaggio ai nuovi motori turbo ibridi (tecnologia con cui, almeno all¡¯inizio, la Ferrari non brilla). Nel 2014 il team non entra mai in zona punti e le difficolt¨¤ proseguono anche nelle stagioni successive, tanto che la team principal Monisha Kaltenborn finisce nel mirino delle critiche anche per alcune scelte gestionali. Per questo, per provare a dare un futuro alla scuderia, nella seconda met¨¤ del 2016 Peter Sauber esce definitivamente di scena vendendo le proprie quote al fondo di investimento svizzero Longbow Finance.?
L¡¯EPOCA ALFA ROMEO
¡ª ?I nuovi proprietari optano subito per un cambio al muretto con l¡¯ingaggio dell¡¯ex boss Renault (e futuro capo della Gestione Sportiva Ferrari) Frederic Vasseur. L¡¯ingegnere francese annulla la decisione di passare ai motori Honda per il 2018 e, anzi, punta ancora forte sulla partnership con Ferrari e FCA stringendo un rapporto di fiducia e amicizia con il presidente Sergio Marchionne. Sono queste le basi per l¡¯accordo che porta il marchio, i colori e il logo Alfa Romeo sulle macchine di Hinwil, dapprima con l¡¯accostamento dei due brand ¨C all¡¯inizio la denominazione ¨¨ Alfa Romeo Sauber ¨C e poi con l¡¯uscita di scena del nome originario della scuderia svizzera: dal 2019, il team ¨¨ rinominato Alfa Romeo Racing, che diventa Alfa Romeo F1 nel 2022. Al netto del cambio di denominazione, quello con la casa milanese ¨¨ solo un accordo di sponsorizzazione che non comporta alcuna modifica nell¡¯assetto societario, seppur con evidenti sinergie che portano la Ferrari a cedere in prestito i propri piloti. Cos¨¬, nel 2018 debutta Charles Leclerc, mentre tra il 2019 e il 2021 in macchina sale il collaudatore del Cavallino, Antonio Giovinazzi, in coppia con Kimi Raikkonen.?
NEL FUTURO CON AUDI
¡ª ?L¡¯operazione ¨¨ sufficiente per salvare la Sauber dal rischio fallimento, ma non porta con s¨¦ un gran miglioramento nei risultati. Il team continua quindi a vivacchiare nella parte medio-bassa della classifica Costruttori, con l¡¯unica parziale eccezione del Mondiale 2022, concluso al sesto posto con Valtteri Bottas e Zhou Guanyu (miglior risultato dal lontano 2012). Stesso anno in cui peraltro arriva l¡¯annuncio della prossima svolta: la scuderia svizzera ¨¨ scelta dall¡¯Audi come partner esclusivo per gestire in pista le nuove power unit della casa tedesca a partire dal 2026. Non sar¨¤ per¨° un semplice rebranding in stile Alfa Romeo ma, analogamente a quanto fatto in passato dalla Bmw, il marchio del gruppo Volkswagen si impegna ad acquisire un sempre maggior numero di azioni fino ad assumere una quota di controllo del team. Impossibile, di conseguenza, proseguire oltre con il Biscione: dal 2024, in attesa dell¡¯ingresso ufficiale Audi, la squadra acquisir¨¤ per un biennio la nuova denominazione Stake F1 Team. Un piccolo passo indietro per preparare al meglio il salto nel futuro.
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