Dopo una carriera dignitosa in Formula 1 con Jordan, BAR e Super Aguri, Takuma Sato decide di passare a partire dal 2010 alla IndyCar, con l¡¯obiettivo di fare entusiasmare i fans nipponici alle gare americane. Prima di lui in Formula Indy si erano avuti gli ¡°stint¡± poco esaltanti di Hiro Matsushita, Hideshi Matsuda e di Naoki Hattori, tutti frenati da limiti tecnici e tanta sfortuna. Le prime stagioni di Sato con KV Racing e Rahal Letterman Racing non sono esaltanti, anche se nel 2012 arriva il primo podio a San Paolo. Il passaggio al team di AJ Foyt ¨¨ un punto di svolta per Sato che vince la sua prima gara di Indycar a Long Beach. Da quel momento Takuma diventa un driver di primo livello nella categoria, pur venendo frenato da tanti eccessi di irruenza. Nel 2017 Takuma passa alla Andretti Autosport e a Indianapolis realizza l¡¯impresa della vita, trionfando davanti ad Helio Castroneves ed al rookie ¡°arabo¡± Ed Jones. La diretta televisiva della Indy 500 di quell¡¯anno registra picchi di pubblico paurosi sulla tv giapponese, e Takuma diventa un vero e proprio eroe nazionale. A partire dal 2018 Sato passa alla Rahal Letterman Lanigan Racing, confermandosi ad ottimi livelli senza per¨° mai riuscire a lottare per il titolo. Si arriva al ¡°terribile¡± 2020, con la Indy 500 rinviata alla fine d¡¯agosto a causa della pandemia di Covid19. Sato sfodera di nuovo gli artigli, attacca nel finale e alla fine batte Scott Dixon con un vantaggio di appena 57 millesimi, uno dei divari pi¨´ ridotti di sempre sullo speedway dell¡¯Indiana. Una vittoria che in Giappone assume un enorme significato simbolico e che proietta Sato tra i pi¨´ grandi di sempre del Motorsport locale. Chiss¨¤ che domenica prossima Takuma non riesca in un clamoroso ¡°tris¡±¡
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