Non solo Gran Risa e Sella Ronda. Nella vallata altoatesina si scia alla grande e si fa tappa nei rifugi che servono piatti ¡°stellati¡±
Piste per campioni, grandi scenari naturali e il culto del bien vivre celebrato ogni momento della giornata. Difficile annoiarsi in Alta Badia, la valle altoatesina dove tutto va al massimo e che proprio per questo ¨¨ diventata una delle destinazioni dolomitiche pi¨´ amate da sportivi, gourmet e da coloro che non disdegnano dare alla vacanza un tocco di mondanit¨¤.
Tante piste per tutti intorno alla mitica Gran Risa
¡ª ?Sono 130 i chilometri di piste dell¡¯Alta Badia, in massima parte classificate rosse o blu, quindi garanzia di divertimento anche per i meno bravi. Non rientra in questo gruppo, naturalmente, la Gran Risa, la nera sulla quale si disputa ogni anno uno slalom gigante tra i pi¨´ impegnativi del circuito di Coppa del mondo. Meglio affrontarla di buon mattino, quando la pista non ¨¨ stata ancora deteriorata dei troppi passaggi. Tutti infatti vogliono lanciarsi da Piz La Ila verso La Villa e ricalcare idealmente le tracce di fenomeni quali Alberto Tomba, Ted Ligety o Marcel Hirscher. Da non perdere la rossa del Lagazuoi, che scende in una vallata isolata e del tutto priva di impianti fino alla piana dell¡¯Armentarola dove ci si collega agli altri impianti della skiarea. E non si pu¨° dimenticare il mitico anello del Sella Ronda, uno dei circuiti pi¨´ famosi e amati dagli appassionati di sci. Sono 40 km intorno al Gruppo del Sella scavalcando quattro passi dolomitici: Gardena, Sella, Pordoi e Campolongo. Chi fa base in Alta Badia si immette nel circuito a Corvara, dove torner¨¤ poco prima della chiusura degli impianti - tutti utilizzabili con il Dolomiti Superski Pass - con le gambe affaticate ma con gli occhi pieni di immagini indimenticabili.
Sciare con gusto in Alta Badia
¡ª ?Bella e buona. Sulle piste dell¡¯Alta Badia si possono gustare piatti studiati da chef stellati. Accade grazie a Sciare con gusto: otto chef stellati sono stati abbinati ad altrettanti rifugi sulle piste per i quali hanno ideato una ricetta che verr¨¤ proposta per l¡¯intero inverno. A fare gli onori di casa ¨¨ Norbert Niederkofler del ristorante St. Hubertus (tre stelle Michelin) di San Cassiano. Accanto a lui ecco Massimiliano Alajmo, Ciccio Sultano, Antonia Klugmann, Alessandro Dal Degan, Fabrizia Meroi, Simone Cantafio e Fulvio Pierangelini, tutti protagonisti di primo piano della gastronomia nazionale. I piatti possono essere degustati presso i rifugi ?tia L¨¦, ?tia L¡¯Tam¨¢, Club Moritzino, ?tia Las Vegas, ?tia I Tabl¨¢, ?tia de Bioch, ?tia Pralongi¨¢ e ?tia Jimmy e una parte del ricavato sar¨¤ devoluto ad associazioni benefiche.
Cosa fare in Alta Badia per chi non scia
¡ª ?Il sentiero ¡°Tru di Lech¡± offre a chi non scia l¡¯occasione di scoprire con le ciaspole ai piedi alcuni degli angoli pi¨´ suggestivi della vallata. Il percorso ad anello che alterna tratti nei boschi e lungo pascoli coperti di neve si snoda ai piedi delle pareti della Gardenaccia e passa accanto al Lago di Sompunt e al Lago Lalung e offre grandi vedute sul Sass dla Crusc e sul Lavarela. Il circuito misura 7 chilometri (356 metri di dislivello) e si completa in tre ore. Si raggiunge in seggiovia, da Badia, il Santuario di Santa Croce a 2.045 metri di quota. Accanto all¡¯edificio si trova l¡¯antico che ¨¨ stato trasformato in un rifugio in cui vale la pena fare tappa anche perch¨¦ qui vengono serviti i migliori kaiserschmarren dell¡¯Alto Adige.?
Da non perdere una visita al Museo Ladin allestito tra le mura di Ciastel de Tor a San Martino in Badia con i reperti archeologici risalenti al Mesolitico e all¡¯et¨¤ del Bronzo. Il posto giusto per una cena in quota ¨¨ il Rifugio La Marmotta, che si raggiunge con il gatto delle nevi da Corvara. Per i pi¨´ romantici la sorpresa dell¡¯anno ¨¨ la piccola ma deliziosa piscina con vista sul Sass dla Crusc posta sulla terrazza del nuovissimo Badia Hill dove si pu¨° anche cenare nel ristorante gourmet Porcino. www.altabadia.org
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