Da Sappada, patria di campionissimi come Fauner e la Vittozzi, ai borghi di Sauris e Resia ci si diverte per antica tradizione
La maschera questa volta non ¨¨ quella che consente di vedere meglio in pista, ma ¨¨ un personaggio della tradizione delle montagne del Friuli che in questo periodo dell¡¯anno si riprende la scena. Ogni paese ha una storia da raccontare, sempre diversa ma sempre divertente. Ecco dove si celebrano i pi¨´ animati matrimoni tra piste, scherzi e colori.
A Sappada carnevale da campionissimi
¡ª ?Sappada, terra di grandissimi campioni dello sci di fondo come Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer e della biathleta Lisa Vittozzi, non ¨¨ solo una fucina di campioni. Nella localit¨¤ ai confini con il Veneto si svolge uno dei pi¨´ antichi e spettacolari carnevali delle Alpi, che vede intrecciarsi ritualit¨¤ e folclore dove a fare la parte del leone sono le maschere in legno intagliate da artigiani locali e tramandate di generazione in generazione. I festeggiamenti del Carnevale sappadino si svolgono nelle tre domeniche che precedono la Quaresima, dedicate ai tre diversi ceti della societ¨¤: la Domenica dei poveri, in cui si usa vestire abiti dimessi, la Domenica dei contadini, che rievoca gli antichi lavori agricoli e la Domenica dei signori, occasione di sfoggio dei costumi pi¨´ raffinati.
Tutte le sfilate sono caratterizzate dal Rollate, una specie di grosso orso con una maschera in legno e due grossi campanacci che non lo fanno passare inosservato. Ai Rollate ¨¨ anche dedicato il Luned¨¬ Grasso, quando una schiera di Rollate preceduti dai Pagliacci (Pajaz), allegre maschere dal costume colorato e dal cappello ricurvo, percorre le borgate del paese rincorrendo gruppi di ragazzini. Il 21 febbraio, Marted¨¬ Grasso, finisce la festa con una esibizione delle maschere sugli sci. Tra una sfilata e l¡¯altra si deve poi trovare il tempo per affrontare la nera Eiben Col dei Mughi, fiore all¡¯occhiello del piccolo comprensorio sciistico della localit¨¤. Senza dimenticare le piste da fondo culla di tante medaglie olimpiche e mondiali.
La lunga notte di Sauris
¡ª ?A Sauris, piccolo borgo delle Alpi Carniche, va in scena il 18 febbraio un Carnevale tra i pi¨´ antichi delle Alpi. Qui i protagonisti sono il R?lar, un personaggio con il volto ricoperto dalla fuliggine, e il Kheirar con un mascherone in legno. Il R?lar ¨¨ una figura magica e demoniaca, i cui campanelli che porta in vita, avvertono gli abitanti dell'inizio della mascherata, il Kheirar invece ¨¨ il re delle maschere e si occupa dello svolgimento dei festeggiamenti. Dopo il tramonto avr¨¤ poi luogo la tradizionale ¡°Notte delle Lanterne¡±, suggestiva passeggiata al chiaro di luna, condotta proprio dalle maschere saurane, fino a Sauris di Sotto dove ¨¨ in programma una notte scatenata e senza fine. I bagordi si smaltiscono il giorno successivo sulla Untervelt, la pista da fondo lunga 7,5 km in localit¨¤ Velt. Quindi vale la pena spostarsi a Ravinis, sempre in Carnia, per ammirare le originali creazioni artistiche a tema carnascialesco che uniscono abilit¨¤ scultoree, raffinatezza sartoriale, ingegnosit¨¤ strutturale, ricercati materiali che negli anni hanno dato vita a vere e proprie collezioni visitabili tutto l¡¯anno nella sezione multimediale dell¡¯Ecomuseo di Ravinis.
danza, colori e ciaspole nella piccola Resia
¡ª ?A quasi 1.000 metri di quota in una vallata defilata rispetto alle direttrici pi¨´ frequentate, Resia vanta un Carnevale, il P¨¹st, che vale la pena scoprire. Elemento fondamentale dell¡¯evento, che si svolger¨¤ dal 17 al 22 febbraio, ¨¨ la danza accompagnata dai tipici strumenti musicali resiani, la c?tira (violino) e la b¨¹nkula (violoncello). Ma a rimanere negli occhi sono le maschere tradizionali: te lipe bile ma?kire, le belle maschere bianche, con cappello alto adorno di fiori di carta colorata e piccoli sonagli e i babaci/kukaci, le maschere brutte. La settimana ¨¨ scandita anche da un fitto calendario di eventi, stage di danza ed escursioni naturalistiche, a piedi o con le ciaspole nel Parco naturale delle Prealpi Giulie.
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