La violenza contro le donne ¨¨ radicata, spesso minimizzata, molte volte inascoltata. Capire il problema ¨¨ il primo passo per cambiare paradigma
Ogni giorno, nel mondo, donne e ragazze subiscono violenze fisiche, psicologiche ed economiche. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤, circa una donna su tre nel mondo ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ¨¨ importante soffermarsi su quanto sia complessa e sfaccettata la violenza basata sul genere. Si tratta, infatti, di un fenomeno strutturale e diffuso che assume forme pi¨´ o meno gravi: dalla violenza fisica a quella sessuale, dalla violenza psicologica a quella economica, dagli atti persecutori come lo?stalking?fino all'eliminazione stessa della donna. La violenza contro le donne ¨¨ talmente rilevante e diffusa da avere una parola a indicarne l'uccisione per mano di un uomo: femminicidio. "La parola femminicidio non indica il sesso della morta. Indica il motivo per cui ¨¨ morta", affermava Michela Murgia. Solo in Italia, tra il 1¡ã gennaio e il 18 novembre 2024, i femminicidi sono stati 99: una media di una vittima ogni tre giorni.?
il numero delle vittime e le forme di violenza
¡ª ?I numeri sono importanti per capire la portata del problema: solo in Italia, il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha sub¨¬to nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Secondo l'Istat, tra le donne che hanno sub¨¬to violenze sessuali, le pi¨´ diffuse sono le molestie fisiche, cio¨¨ l¡¯essere toccate o abbracciate o baciate contro la propria volont¨¤. Rientrano nelle violenze sessuali anche i palpeggiamenti e tutte le azioni sul corpo della donna che non prevedono il consenso della donna stessa.?Quando si parla di violenza contro le donne si tende a immaginare soprattutto azioni aggressive come lo stupro, e in generale le violenze sessuali, ma le forme di violenza sono molteplici e vanno dalle molestie fisiche allo stalking, fino alle minacce e al cat calling. Con buona pace di chi crede che siano lusinghe innocenti. E chi pensa o afferma che a perpetrare violenza contro le donne siano soprattutto gli stranieri o gli sconosciuti, deve scontrarsi con la realt¨¤ dei dati: sempre secondo l'Istat, le forme pi¨´ gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. "Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner, nel 3,6% da parenti e nel 9,4% da amici. Anche le violenze fisiche (come gli schiaffi, i calci, i pugni e i morsi) sono per la maggior parte opera dei partner o ex. Gli sconosciuti sono autori soprattutto di molestie sessuali (76,8% fra tutte le violenze commesse da sconosciuti)".
patriarcato e violenza di genere
¡ª ?Essere una donna in un mondo fatto a misura di uomo non ¨¨ semplice. Il patriarcato ¨¨ un sistema che rappresenta la maggior parte delle societ¨¤ moderne e a dimostrare che non si tratta di un'ideologia, ma di una realt¨¤ ben radicata, ci pensano ancora una volta i dati: secondo il Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum, l'Italia si colloca all'87? posto su 146 Paesi e mantiene un tasso di occupazione femminile tra i pi¨´ bassi dell'Unione Europea. Nonostante livelli di istruzione pi¨´ alti, le donne italiane faticano ad arrivare a posizioni professionali adeguate e, spesso, si ritrovano a rinunciare al lavoro per occuparsi dei figli. Il patriarcato colpisce non solo i pilastri della societ¨¤, ma si insinua nella quotidianit¨¤, creando le condizioni perfette per la cultura dello stupro: normalizzare, minimizzare e giustificare ogni tipo di violenza contro le donne non fa altro che fomentare la violenza stessa. Credere che fare battute sessiste sia divertente ¨¨ un esempio banale e lampante di quanto si radicata la cultura dello stupro. E chi si appella alla cancel culture ("non si pu¨° pi¨´ dire niente") provasse a essere una donna. Anche solo per un giorno.
la violenza contro le donne ¨¨ un problema di tutti
¡ª ?La violenza di genere colpisce tutte, a tutti i livelli e in tutte le fasi della vita. I dati dimostrano che a essere bersaglio di violenze fisiche o sessuali sono soprattutto le donne separate o divorziate, le donne che hanno tra i 25 e i 44 anni, le pi¨´ istruite (con laurea o diploma) e le donne che lavorano in posizioni professionali pi¨´ elevate o che sono in cerca di occupazione. La violenza di genere impatta sulla qualit¨¤ della vita nel breve, medio e lungo periodo. Ferite, traumi psicologici, cure farmacologiche, mancanza di autostima, ansia, attacchi di panico e impossibilit¨¤ di svolgere mansioni quotidiane: sono solo alcuni dei sintomi di una malattia recidiva che riguarda tutti e tutte. Perch¨¦ a essere vittime di violenze sono le donne che incontri ogni giorno. Mamme, amiche, sorelle. Cambiare paradigma ¨¨ un dovere di tutti.??
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