Via libera alla capacit¨¤ di ridere di s¨¦. Gli input della psicoterapeuta
L¡¯autoironia potrebbe essere un valido salvavita. Sicuramente ¨¨ un salvagente per l¡¯umore, soprattutto quando ci focalizziamo su quello che non ci gratifica. "Chiamatelo come vi pare, arma, vaccino: l¡¯autoironia ¨¨ la soluzione. Imparare a riservarsi leggerezza e senso dell¡¯umorismo migliora il rapporto con noi stessi e con il mondo esterno". La promessa della psicoterapeuta Alessandra Monno fa base su solidi suggerimenti e su evidenze scientifiche.?
Autoironia e creativit¨¤
¡ª ?Si pu¨° imparare a riderci sopra. A prendersi meno sul serio. Come? "Dando il giusto peso alle cose", suggerisce l¡¯esperta. Il suo primo suggerimento ¨¨ la creativit¨¤: "Il problema c¡¯¨¨ e da vicino sembra unico nel suo genere e, soprattutto, riservato solo a noi. Qui entra in gioco la creativit¨¤. Dobbiamo ridisegnare questo problema, dargli meno valore e porci alla giusta distanza da esso. Non viene automatico, serve, appunto, creativit¨¤. ? un esercizio della mente. I nostri schemi cognitivi e le nostre convinzioni - aggiunge - possono descriverci come i soliti goffi o come persone aperte, come esseri iper-responsabili oppure capaci di adattarsi a qualunque cosa".
condivisione
¡ª ?Ognuno di noi ha dei punti sensibili. Ebbene, vanno condivisi. Per dirla con le parole di Alessandra Monno, "se ci trattiamo come storie da raccontare, scopriremo che ¨¨ pieno il mondo di gente imperfetta e insoddisfatta pronta a rilanciare con altrettante storie. L¡¯autoironia condivisa ci libera dall¡¯autocritica solitaria e ci insegna a giocare con noi stessi e con gli altri". E come ricordava Victor Hugo, "coincide con il sentirsi liberi, leggeri e pronti a ripartire".?
una sana difesa
¡ª ?La corrente psicanalitica fa scuola. ? stata la prima a studiare e a riconoscere le difese, distinguendole in pi¨´ o meno mature e funzionali. "Tra queste, l¡¯umorismo e l'autoironia - spiega la psicoterapeuta - sono le migliori da utilizzare per affrontare i conflitti emotivi e abbassare lo stress interno o esterno. Vengono ridimensionate la tristezza e la frustrazione per enfatizzare gli aspetti divertenti, ironici, o leggeri, della situazione. Si allenta la tensione e ci si apre alla condivisione del nostro contenuto. Due persone che riescono a sorridere in un momento di stress o di difficolt¨¤ condividono un contenuto e livellano le emozioni".?
cosa dice la scienza sull'importanza di ridere
¡ª ?Ridere aiuta a stare meglio nella relazione, a ridurre l¡¯imbarazzo e la tensione. La neuroscienziata britannica Sophie Scott ha condotto numerose ricerche sul tema presso l¡¯University College London arrivando a confermare che ridere della stessa cosa ¨¨ un modo per dimostrare che apparteniamo ad un gruppo sociale, che capiamo le?persone e che siamo in sintonia con loro. La domanda viene a cascata: neurobiologicamente parlando, cosa accade? "Le ricerche con risonanza magnetica funzionale - spiega Alessandra Monno - mostrano che le aree coinvolte nella produzione o nella ricezione dell'ironia sono varie e lavorano insieme. Il lobo temporale viene ingaggiato per la percezione uditiva, per la comprensione del linguaggio, per la memoria visiva, dichiarativa (fattuale) e per l¡¯affettivit¨¤. Nel caso in cui ¨¨ un libro, o un video, a farci ridere, le aree coinvolte saranno quelle deputate alla vista, per decodificare sia il senso letterale che simbolico del messaggio (area frontale e prefrontale) e per ricavare piacere e ricompensa (area limbica). A questo - aggiunge - va integrata la Teoria della Mente, focalizzata su quella capacit¨¤, secondo David Premack e Guy Woodruff, di comprendere i propri e altrui stati mentali, non solo sulla base di affermazioni esplicite ma anche inferendo il significato secondario. Da ci¨° si evince che, come per ogni facolt¨¤ complessa dell¡¯uomo, non si ha una risposta univoca neurobiologicamente parlando".
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