I benefici di politiche per migliorare la salute fisica, mentale e sociale degli anziani trovano conferma in uno studio senza precedenti
La comunit¨¤ scientifica ¨¨ impegnata da decenni nella ricerca di possibili cure per la demenza, l'insieme di tutti quei sintomi, quasi sempre causati da altre malattie, che provocano il graduale deterioramento della memoria, del ragionamento, del comportamento e delle abilit¨¤ sociali pi¨´ in generale. Studi dopo studi hanno permesso negli anni di identificare i principali fattori di rischio e sono al vaglio anche farmaci che potrebbero aiutare a ridurre il rischio di sviluppare una delle forme di demenza pi¨´ aggressive. Ora da Singapore arriva una buona notizia che ha a che fare con una serie di politiche adottate dal governo locale nell'ultimo decennio.
Demenza e invecchiamento attivo. Il caso di Singapore
¡ª ?Negli ultimi dieci anni il governo di Singapore ha promosso una serie di politiche di invecchiamento attivo, quello che l'Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤ definisce "il processo di ottimizzazione delle opportunit¨¤ di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualit¨¤ della vita delle persone che invecchiano".
Le politiche ancora in vigore puntano a migliorare la salute fisica, mentale e sociale degli anziani, incoraggiando uno stile di vita sano grazie a una serie di attivit¨¤ che includono programmi di attivit¨¤ fisica, screening regolari per la prevenzione di malattie croniche e campagne di sensibilizzazione, cos¨¬ come corsi di formazione e attivit¨¤ culturali atte a promuovere l'apprendimento e il coinvolgimento sociale anche in tarda et¨¤.
Questo ha permesso di avviare uno studio unico nel suo genere, condotto periodicamente dal Ministero della Salute in collaborazione con l'Universit¨¤ di Singapore e il King's College di Londra e ribattezzato Well-Being of the Singapore Elderly (WiSE), il benessere degli anziani di Singapore. Il primo studio risale a dieci anni fa, subito dopo l'inizio della promozione dell'invecchiamento attivo e negli ultimi mesi, a dieci anni di distanza, si ¨¨ potuto fare un confronto coi dati raccolti in precedenza.
L'indagine ha coinvolto 2.010 partecipanti di oltre 60 anni residenti a Singapore e ha evidenziato un calo nei casi di demenza registrati nel Paese: oggi la demenza colpisce l'8,8% degli over 60 a Singapore, mentre dieci anni fa colpiva il 10% degli anziani. Il merito, secondo i ricercatori, sarebbe da attribuire proprio alle politiche di promozione dell'invecchiamento attivo.
"Quando confrontiamo le caratteristiche della popolazione tra i due studi, ci¨° che emerge ¨¨ il cambiamento nello stato occupazionale e nel livello di istruzione. Abbiamo osservato che nel 2023 un numero maggiore di anziani a Singapore era occupato e aveva un livello di istruzione pi¨´ elevato rispetto al 2013. La prevalenza dell'ictus, che ¨¨ un fattore di rischio per la demenza, ¨¨ diminuita dal 2013 al 2023 secondo lo studio WiSE", ha spiegato la dottoressa Mythily?Subramaniam, co-autrice dello studio: "Gli sforzi generali di prevenzione, come un miglioramento dell'istruzione, dell'occupazione, della dieta e dello stile di vita pi¨´ sani, cos¨¬ come interventi pi¨´ mirati come la prevenzione dell'ictus e la riabilitazione precoce dei pazienti colpiti da ictus, potrebbero aver ridotto la prevalenza della demenza".
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