Se reni, polmoni, cuore e cervello hanno maggiori meccanismi di resistenza, il fegato ¨¨ tra gli organi pi¨´ sensibili alla temperatura corporea estremamente alta
Ogni anno, con l'inizio della stagione pi¨´ calda, le autorit¨¤ sanitarie italiana cominciano a diffondere le guide e i vademecum per proteggersi dal caldo, riconoscere i sintomi delle ondate di calore e vivere un'estate in piena sicurezza. L'Istituto Superiore di Sanit¨¤ anche quest'anno ha messo nero su bianco i possibili rischi dei colpi di calore che possono verificarsi in concomitanza di temperatura superiore ai 35 gradi, ridotta ventilazione ed elevata umidit¨¤. In questi casi il nostro organismo non ¨¨ in grado di disperdere il calore in eccesso tramite la sudorazione e mantenere cos¨¬ una temperatura corporea intorno ai 37 gradi.
Debolezza, abbassamento della pressione arteriosa, gonfiore ai piedi e alle caviglie e disidratazione sono i primi e pi¨´ comuni sintomi dei colpi di calore. La situazione pu¨° precipitare in breve tempo, soprattutto nei soggetti pi¨´ fragili, con nausea e vomito, crampi, vertigini, mal di testa e progressiva perdita di lucidit¨¤ e disorientamento. Nei casi pi¨´ gravi possono verificarsi collasso e un¡¯improvvisa perdita di coscienza che pu¨° provocare anche gravi danni agli organi interni, dai reni ai polmoni, dal cuore al cervello e al fegato.
Il rischio di danni irreversibili al fegato
¡ª ?Se reni, polmoni, cuore e cervello hanno maggiori meccanismi di resistenza, il fegato ¨¨ tra gli organi pi¨´ sensibili alla temperatura corporea estremamente alta. Renato Romagnoli, direttore del Centro trapianto di fegato e neo-direttore del dipartimento Trapianti della Citt¨¤ della salute di Torino, ha sottolineato che in queste condizioni estreme "il fegato purtroppo pu¨° andare incontro a fenomeni di necrosi epatica massiva" che rischiano di rendere necessario un trapianto per salvare la vita al soggetto colpito.
La cronaca recente ha confermato quanto sostenuto dal professor Romagnoli, quando una ragazza di 26 anni ¨¨ stata colta da malore nei pressi di casa sua in campagna durante una mattina di sole rovente. Rinvenuta in stato di incoscienza, la giovane ¨¨ stata portata in urgenza presso l¡¯ospedale di Verduno con una temperatura interna di 41 gradi, compatibile col colpo di calore. A quel punto, ha spiegato una nota della Citt¨¤ della Salute di Torino, nonostante i tentativi di raffreddare il corpo e impedire la letale progressione verso l'insufficienza multi-organo, la situazione del fegato ¨¨ andata progressivamente peggiorando, configurando rapidamente un quadro di severa insufficienza epatica in evoluzione fulminante.
Appena 12 ore dopo il ricovero in ospedale il danno al fegato era irreversibile e l'unico modo per salvare la vita della giovane ¨¨ stato un trapianto del fegato: dopo un intervento chirurgico durato 8 ore, le condizioni della paziente sono iniziate a migliorare nei giorni successivi.
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