Se sottovalutato, pu¨° compromettere sia la salute del nostro apparato uditivo sia del sistema nervoso
Quando si pensa all'inquinamento, la prima immagine che viene in mente ¨¨ lo smog che attanaglia le citt¨¤ e il nostro apparato respiratorio. C'¨¨ per¨° un altro tipo di contaminazione, spesso sottovalutato, che ha a che fare con il benessere del nostro apparato uditivo: l'inquinamento acustico. Traffico, lavori stradali, industrie, e perfino elettrodomestici rumorosi, contribuiscono a un¡¯esposizione costante che pu¨° compromettere non solo l¡¯udito, ma anche la salute mentale e fisica. Come possiamo difenderci da questa forma di inquinamento? E cosa fare se subiamo danni all'udito?
il pericolo dell'inquinamento acustico
¡ª ?Non esistono linee guida universali sull'inquinamento acustico. La normativa UE limita la soglia massima a 55 dB per il giorno e 50 dB durante la notte, mentre la legge italiana stabilisce limiti di esposizione al rumore in base alle zone (residenziali, industriali, commerciali), con un massimo di circa 70 dB nelle aree urbane. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤, l'esposizione prolungata a rumori superiori ai 65 decibel pu¨° causare danni significativi all'apparto uditivo. I problemi pi¨´ comuni includono:?
- disturbi del sonno e affaticamento;
- stress cronico dovuto alla costante attivazione del sistema nervoso;
- problemi cardiovascolari, come ipertensione e tachicardia;
- perdita uditiva e acufene, con conseguenze spesso irreversibili.?
In Italia, il traffico cittadino ¨¨ una delle principali fonti di rumore. Tuttavia, anche attivit¨¤ quotidiane, come ascoltare musica ad alto volume con le cuffie, possono contribuire ai danni acustici.
Come proteggersi dai rumori eccessivi
¡ª ?Per proteggere il proprio apparato acustico e il proprio sistema nervoso, esistono soluzioni pratiche alla portata di tutti:
- usare quotidianamente tappi auricolari e cuffie insonorizzanti: si tratta di dispositivi semplici e relativamente economici, essenziali per chi frequenta ambienti rumorosi o svolge un lavoro rumoroso.?
- Pannelli insonorizzanti per la casa: ideali per chi vive vicino a strade trafficate o ferrovie.
- Piante e barriere naturali: creare una siepe o installare piante da esterno pu¨° ridurre significativamente l¡¯impatto dei rumori esterni.
- Cuffie con cancellazione attiva del rumore: particolarmente utili per lavorare o rilassarsi in ambienti rumorosi.
Oltre alle buone pratiche individuali che si possono mettere in pratica, per evitare l'inquinamento acustico ¨¨ utile un'attenta pianificazione urbana, che dovrebbe essere a carico delle istituzioni e delle aziende:?strade con asfalti fonoassorbenti o edifici con vetri insonorizzati sono particolarmente efficaci, cos¨¬ come?aumentare le aree verdi permette di attutire i rumori forti e creare piccole oasi silenziose. Altri modi per evitare l'inquinamento acustico ¨¨ il monitoraggio del rumore tramite app per controllare l¡¯esposizione sonora in tempo reale e, se possibile, fare scelte oculate sul luogo in cui si sceglie di vivere, ma soprattutto, dove si dorme.
i segnali di un danno acustico
¡ª ?Per capire se i nostri timpani hanno subito dei danni a causa dell'inquinamento acustico, ¨¨ necessario prestare attenzione a questi sintomi:?
- ?tinnito (acufene): un ronzio o fischio persistente nelle orecchie;
- diminuzione dell¡¯udito: difficolt¨¤ a distinguere le voci, specialmente in ambienti rumorosi;
- sensibilit¨¤ al rumore: una percezione pi¨´ intensa e fastidiosa dei suoni quotidiani;
- vertigini: in alcuni casi, i rumori eccessivi possono influire sull¡¯equilibrio.?
Nel caso in cui si rilevino uno o pi¨´ sintomi, ¨¨ bene rivolgersi tempestivamente a un otorinolaringoiatra o a un audiologo, che sottopongono a esami quali l'audiometria, la timpanometria e l'ABR (Auditory Brainstem Response). Prendersi cura dei propri timpani ¨¨ necessario a qualunque et¨¤.
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