Il professor Peretti spiega l¡¯infortunio dell¡¯attaccante della Roma e l¡¯iter per il recupero, con un avvertimento: "Forzare i tempi ¨¨ un azzardo"
Il finale di stagione della Roma non ¨¨ stato quello che i tifosi giallorossi si aspettavano. A pesare ¨¨ la mancata qualificazione alla prossima Champions League, conseguenza anche della sfortunata finale di Europa League contro il Siviglia. Altre nubi si addensano per¨° all¡¯orizzonte. Infatti, nell¡¯ultima partita di campionato Tammy Abraham ¨¨ stato vittima di un trauma distorsivo al ginocchio sinistro con lesione del legamento crociato anteriore. Vediamo in che cosa consiste questo infortunio e quali sono i tempi di recupero.
lesione del crociato anteriore
¡ª ?Il crociato anteriore ¨¨ uno dei quattro legamenti pi¨´ importanti del ginocchio. Sono diversi i meccanismi che possono provocarne la lesione, che spesso si verifica senza che vi sia il contatto con un avversario ed ¨¨ conseguenza di una torsione del corpo che fa perno sul ginocchio, con il piede che rimane ben piantato sul terreno. A volte tale torsione si verifica forzando anche la parte interna o esterna del ginocchio; quando accade ci¨°, si corre un rischio elevato di lesione non soltanto del crociato anteriore ma anche, rispettivamente, del legamento collaterale mediale o di quello laterale. ¡°In altre circostanze ancora, come accaduto ad Abraham, il ginocchio va in iperestensione e il crociato anteriore ¨¨ vittima di una notevole trazione, che ne determina la rottura. Il trauma distorsivo di questa articolazione pu¨° provocare anche la lesione di altre strutture interne, quali i menischi, pi¨´ spesso quello interno¡±, spiega il professor Giuseppe Peretti, responsabile dell¡¯Unit¨¤ Operativa Complessa e dell¡¯?quipe Universitaria di Ortopedia Rigenerativa e Ricostruttiva (Euorr) dell¡¯Irccs Ospedale Galeazzi ¨C Sant¡¯Ambrogio di Milano. La rottura del legamento crociato anteriore ¨¨ immediatamente causa di un dolore vivo e persistente. Inoltre, la persona tende a spaventarsi molto perch¨¦, oltre al dolore acuto, si rende anche subito conto che il ginocchio ha superato il proprio range articolare.
LEGGI ANCHE
diagnosi e intervento
¡ª ?? a causa del dolore che si avverte che in caso di sospetta lesione del legamento crociato anteriore ¨¨ a volte difficile svolgere normali test clinici per valutare la stabilit¨¤ del ginocchio. Per la diagnosi ¨¨ necessario sottoporsi a una radiografia standard e a una risonanza magnetica, che bene evidenzia le lesioni dei tessuti molli. In presenza di questo infortunio raramente si riesce a evitare l¡¯intervento chirurgico. Ci¨° ¨¨ valido soprattutto per gli sportivi professionisti, ma anche per quelli amatoriali. ¡°L¡¯intervento consiste nella ¡®sostituzione¡¯ del legamento lesionato con tendini prelevati dal paziente stesso, che vengono inseriti all¡¯interno del ginocchio, nella sede del legamento lesionato, e sottesi in due tunnel creati uno nella regione anteriore della tibia e l¡¯altro all¡¯interno del femore¡±, prosegue il professor Peretti.
la fisioterapia
¡ª ?In caso di lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio la riabilitazione comincia subito dopo l¡¯intervento, rispettando i tempi biologici necessari al tendine per integrarsi con l¡¯osso dentro il quale ¨¨ stato inserito. Obiettivi della riabilitazione, che diversamente dal passato non prevede quasi mai l¡¯uso del tutore, sono il recupero della mobilit¨¤ articolare e della forza muscolare. In questo processo ricopre un ruolo fondamentale la fisioterapia. Fin dal giorno dell¡¯intervento il ginocchio ¨¨ esteso. Nell¡¯arco di due settimane lo si dovrebbe flettere di 90-100 gradi, per arrivare a 120-140 gradi entro di solito quattro settimane. Da subito, per rinforzare la muscolatura si svolgono esercizi di contrazione isometrica. ¡°In seguito si lavora in acqua e sulla bicicletta e intorno alla 12esima settimana si riprende a correre sul tapis roulant, evitando inizialmente i cambi di direzione. Per il ritorno all¡¯attivit¨¤ agonistica ¨¨ necessario attendere almeno 6 mesi. Forzando i tempi di recupero i rischi di recidiva sono maggiori¡±, avverte il professor Peretti.
? RIPRODUZIONE RISERVATA